29 ago – Un’azione militare in Siria sarebbe ”legalmente giustificabile” sulla base di un ”intervento umanitario”, anche senza una risoluzione dell’Onu. Lo ha reso noto il portavoce del governo britannico, precisando che ”se la possibilita’ di un’azione militare venisse bloccata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il Regno Unito sarebbe nella posizione di poter adottare ‘misure eccezionali’ previste dal diritto internazionale, per alleviare la catastrofe umanitaria in Siria e per scoraggiare l’uso di armi chimiche da parte del governo di Damasco”.
Intanto, sembra che lo scenario dipinto dall’intelligence Usa sul legame fra le forze governative di Assad e le armi chimiche utilizzate il 21 agosto a Damasco, non e’ ”definitivo”. Secondo una fonte del Dipartimento di Stato, mentre ”non ci sono piu’ dubbi” sul fatto che le armi chimiche siano state effettivamente usate, ”ci sono anora delle incertezze su chi controlla le armi e su chi ha ordinato l’attacco”. Secondo la stessa fonte, le telefonate intercettate tra un funzionario del governo siriano e un membro dell’agenzia chimica di Damasco, rivelate da Foreign Policy, ”non costituirebbero una prova certa”.