Emirati: “dubbia fretta delle potenze occidentali di colpire la Siria”

gulf29 AGO – Un appello ufficioso agli Stati Uniti ed ai loro alleati perche’ concedano il tempo necessario agli osservatori Onu impegnati in Siria a raccogliere prove sulla responsabilita’ dell’attacco chimico che il 21 agosto scorso avrebbe causato un migliaio di vittime a Ghoutha, alle porte di Damasco, giunge stamattina da un editoriale sul quotidiano semi-governativo emiratino Gulf News.

Eccezionalmente spostato dalle pagine interne dedicate alle opinioni all’apertura in prima pagina, l’editoriale riflette sulla “dubbia fretta delle potenze occidentali di colpire la Siria”.

Gli Emirati Arabi Uniti, cosi’ come le altre monarchie petrolifere del Golfo, Arabia Saudita e Qatar in testa, esplicitamente appoggiano l’opposizione al regime del presidente Bashar Al Assad, finanziandola ed armandola. Tuttavia non ad ogni costo, a giudicare dalle tesi dell’editoriale. E non senza un chiaro mandato delle Nazioni Unite.

Ripercorrendo “l’esperienza dell’Iraq” attaccato “con simili pretesti” rivelatisi piu’ tardi “falsi di intelligence”, l’editoriale, sottolineando che il regime siriano ha comunque “perso da tempo la sua legittimita’ politica e morale”, conclude che un attacco unilaterale non e’ la soluzione. “Non riusciamo a capire – ribadisce – la frenesia di bombardare mentre il team dell’Onu non ha ancora terminato il suo lavoro”. (ANSAmed).