Citta’ del Vaticano, 28 ago – Forte condanna del Consiglio mondiale delle Chiese all’uso delle armi chimiche nel conflitto siriano e appello alle Nazioni Unite perche’ ”adempia alla sua responsabilita’ di proteggere il popolo siriano da gravi violazioni dei diritti umani”. E’ il segretario generale del Wcc Olav Fykse Tveit, organismo che coordina 345 Chiese membro, tra cui anche le Chiese siriane, scrive il Sir, a chiedere l’intervento dell’Onu dopo il tragico ricorso alle armi chimiche usate di recente nel conflitto in Siria contro i civili.
”Non importa chi c’e’ dietro questo attacco – dice dagli uffici di Ginevra il segretario generale del Wcc -, e’ assolutamente inconcepibile che armi chimiche possano aver trovato la loro strada nel conflitto in Siria”. ”Come Consiglio mondiale delle Chiese, tra cui le chiese in Siria che hanno sofferto molto durante la guerra, noi condanniamo l’uso di armi chimiche, in ogni caso e da entrambe le parti. Non ci sono scuse”. ”Questi ultimi giorni – prosegue Tveit – hanno dimostrato ancora una volta la brutalita’ di questa guerra, in cui persone innocenti stanno pagando un prezzo insostenibile”. Il consiglio mondiale delle Chiese ricorda che quasi 1.300 persone sono morte il 21 agosto, a Ghouta, un sobborgo della capitale siriana, Damasco, a causa di quello che sembra essere stato un attacco di gas