26 ago – Chi sbaglia paga, ma non sempre funziona così. E’ la storia di un ragazzo romeno di 26 anni, Lonut Laurentiu Stanciu, arrestato lo scorso sabato per aver rubato un forno in un edificio. Il processo si è concluso questa mattina con il rito direttissimo in un’aula della prima sezione penale del tribunale: per lui è stato disposto l’obbligo di firma, ma torna a piede libero. Questo è l’ultimo dei cinque “colpi” messi a segno in meno di sei mesi. Di fatto il malvivrnte è stato l’autore di altri piccoli reati, diversi fra loro ma collegati da un unico filo conduttore: l’esito della sentenza.
Stanciu si trova in Italia da diversi anni, ma non ha una dimora fissa. Il domicilio risulta a casa della sorella, residente a Carini. Da quando è giunto a Palermo non lavora e cerca di sopravvivere come può, spesso dedicandosi a piccoli furti per sfamarsi o per comprare qualche dose: è tossicodipendente. Nel giro di pochi mesi il 26enne è stato arrestato per aver rubato del rame, una pompa idraulica (lasciando un intero condominio senza acqua per quasi una settimana) e del materiale edile. Per quest’ultimo reato l’arresto è toccato ad una pattuglia dei carabinieri, mentre per i precedenti era stata la polizia a cogliere l’uomo in flagranza.
In nessuno di questi casi, dopo la convalida dell’arresto, è giunta una sentenza di condanna definitiva. Nei corridoi del palazzo di giustizia c’è chi commenta: “Non c’è spazio nelle carceri, funziona così”. Il ragazzo infatti è sempre stato messo in libertà dai magistrati che lo hanno giudicato. L’ultima udienza si è conclusa questa mattina. Accolta la richiesta dell’accusa: obbligo di presentazione presso il domicilio della sorella. “E’ stata valorizzata la tesi difensiva – spiega l’avvocato Alessandro Musso – date le condizioni di salute dell’imputato che, tra l’altro, è incensurato”. Ma altri saranno gli elementi da analizzare e affrontare durante la prossima udienza, fissata per i primi di ottobre.
Il romeno è dunque recidivo: il penultimo risale a pochi giorni prima rispetto all’ultimo, ossia quello di cui si è celebrata oggi l’udienza. Stanciu si muove disinvolto nell’aula, ma alle richieste del magistrato risponde timidamente. Motivo per il quale il giudice Claudia Rossini, tra una domanda e l’altra lo esorta a rispondere: “Su, sai come funziona. Ci siamo visti pochi giorni fa”. Dopo il breve “interrogatorio”, l’avvocato fa presente al proprio assistito che “l’obbligo di firma sarebbe un buon risultato, forse l’ultima spiaggia”. Fonti della polizia si mostrano sorprese per l’ennesimo esito della sentenza: “Ciò significa che l’uomo sarà ancora a piede libero e di conseguenza potrà infrangere la legge costringendo le forze armate a ‘spendere’ tempo e risorse. Non saprei come rispondere ad un cittadino che si lamenta per la poca sicurezza in città”.
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..incredibile ..ma vero!..così è oramai ridotta la giustizia in Italia!! ….fosse in Romania..o in qualunque altro stato..starebbe sicuramente in galera….mentre qui da noi,…a parte la carenza di posti nelle carceri,…dentro ci finisce chi è costretto a rubare per fame. Vorrei comunque aggiungere…se può interessare..e per evitare facili confusioni..che l’individuo in questione è uno zingaro…di etnia rom…e non un romeno. (spesso i rom vengono dati per romeni)
Questi sono le nostre leggi, perchè secondo voi il fior fiore dei delinquenti di oltreoceano vengono tutti in Italia, perchè in Italia non c’è legge. Il furto è un reato per il quale è previsto l’arresto obbligatorio, se non lo arresti commetti omissioni d’atti d’Ufficio, se lo erresti te lo tieni per tutto il tempo della direttissima nelle celle di sicurezza della Forza che ha proceduto all’arresto, nessuno passa il mangiare e spesso si fanno collette per farli stare buoni e non creare casini. Il precesso per direttissima, lo condannano a 7/8 mesi di reclusione con i benefici di legge e viene scarcerato. Questo succede per due anni sino a che la prima saentenza diventi definitiva. Durante questi due anni li puoi anche arrestare tutti i giorni che vanno sempre a casa, l’unica cosa che succede è il disagio che si crea alle Forze di Polizia che il più delle volte li danno da mangiare aspese proprie. Questa è l’Italia.
E se andasse a svaligiare la casa di uno dei signori magistrati che lo mettono in libertà …? Gli darebbero 20 anni…
Non essendo sciocco nn lo farà mai, ormai li conosce tutti e bene…..
Ma se lo lasciate sempre fuori costui continuerà nella sua opera e magari un giorno alzerà il tiro e allora mi domando perché non farlo rimpatriare definitivamente? Espulso per sempre.
Perchè, spenderebbero 23 mila euro…come,se non erro, nel Fiorentino….
Quindi è incensurato…quindi può rubare….quindi può fare quello che vuole…ma a noi chi cavolo ce lo fa’ fare di lavorare? Potremmo fare come lui senza fare un solo giorno di carcere
NO LOREDANA NOI SIAMO ITALIANI PER UNA BUSTA DI PROSCIUTTO CHE UN PADRE( ITALIANO) HA RUBATO IN UN SUPERMERCATO SI E’ FATTO 6 MESI…..PER LUI IL POSTO IN CARCERE LO HANNO TROVATO !!!!!!