25 ago – La Polonia intende costruire due nuove centrali a carbone da 900mW a Opole e i lavori dovrebbero iniziare il 15 dicembre.
Contro tale decisione, che viola le norme europee in materia di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS), si stanno muovendo i parlamentari Ue e i gruppi ambientalisti che stanno facendo pressione sulla Commissione europea per bloccarne la costruzione. La Polonia è l’unico Stato membro europeo a non aver notificato alla Commissione le misure adottate per conformarsi alla direttiva CCS.
Le emissioni dei due nuovi impianti, stimate pari a 1,5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica per i prossimi 55 anni, impedirebbero alla Polonia di raggiungere l’obiettivo del 15% di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020.
”Opole – ha dichiarato Jo Leinen parlamentare socialista (S&D) – è un banco di prova, se le nostre politiche sono valide o esistenti solo sulla carta, e sul fatto che la Commissione europea deve far rispettare le norme Ue a tutti gli Stati membri”.