23 ago – Attacchi aerei su obiettivi legati al regime siriano o sulle linee di comunicazione dell’esercito come reti e sistemi di rifornimento usati in attacchi con armi chimiche: sono queste le opzioni attualmente al vaglio del Pentagono nel caso in cui fosse confermato che le truppe del presidente Bashar al Assad hanno usato gas nervino in un sobborgo di Damasco, causando centinaia di morti.
Tuttavia, scrive oggi il Wall Street Journal, citando un alto funzionario americano, un eventuale intervento dell’esercito americano, attraverso un attacco aereo, non avrebbe come obiettivo la deposizione di Assad, ma quello di dissuadere l’esercito del presidente siriano dall’usare armi chimiche contro i ribelli e i civili.
Il Pentagono sarebbe quindi impegnato ad aggiornare i possibili obiettivi di raid aerei, qualora il presidente Barack Obama decidesse di intervenire una volta confermato il ricorso all’uso di armi chimiche.