21 ago – (WSI) – Non solo quelle italiane, bensì tutte le principali aziende europee stanno lasciando i propri paesi d’origine. Come conseguenza le imprese stanno perdendo circa 130 mila posti di lavoro ogni anno nei settori come finanza e IT. Le posizioni vengono trasferite in posti più economici e vantaggiosi per i datori di lavoro. Questo si tradurrà in una perdita di 1,9 milioni di posti in Europa da qui al 2017.
Sono le stime di un report pubblicato dalla società di consulenza The Hackett Group citato dalla CNBC.
Le cause principali della sparizione di quasi due milioni di posti sono da ricercare nel progresso tecnologico (con le macchine che ormai in molti casi possono sostituire il compito dell’uomo) e nei trasferimenti di personale in stati che comportano vantaggi fiscali.
Il contesto economico difficile europeo non aiuta e potrebbe tradursi nella perdita della metà dei posti di “back office” che esistevano nel continente nel 2002.
Ben il 46% dei 4,2 milioni di ruoli svolti nel settore dei servizi alle imprese, che esistevano fino a 11 anni fa, entro il 2017 non ci saranno più.