Confronto tra Alfano e Letta: le posizioni restano distanti

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21 ago – Le posizioni tra il premier Enrico Letta e Angelino Alfano sull’agibilita’ politica di Silvio Berlusconi – secondo quanto si apprende – restano ”distanti”. Il messaggio che il leader del Pdl avrebbe recapitato al premier tramite Alfano e’ chiaro: prima del 9 settembre, data in cui si riunira’ la Giunta per le Elezioni del Senato, il Pd dovra’ comunicare la linea ufficiale che terra’ nella votazione sull’ineleggibilita’ dell’ex premier dopo la sentenza della Cassazione. Sentenza che ha confermato la condanna di Berlusconi a quattro anni per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset e ha chiesto alla Corte d’Appello di ridefinire la pena dell’interdizione dai pubblici uffici. L’agibilita’ politica di Berlusconi e’ stato dunque il tema dell’incontro a palazzo Chigi tra Letta e Alfano, durato circa tre ore e definito ”duro” da fonti Pdl.

Presente al colloquio anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. Alfano ha ribadito – secondo quanto si apprende – che non e’ possibile che un partito resti dentro una coalizione, quando l’altro partito della coalizione fa decadere il leader del partito alleato per un atteggiamento pregiudiziale, senza alcun approfondimento, senza dunque tenere conto del parere di illustri giuristi che esprimono dubbi sulla retroattivita’ della norma Severino. Berlusconi, che ha mandato Alfano come ambasciatore, vorrebbe capire se ci sono ancora i margini per garantire la sua cosiddetta agibilita’ politica. Agibilita’ politica che Letta pero’ non sarebbe in grado di garantire, in quanto il Pd resta intenzionato a votare la decadenza di Berlusconi da senatore. Se cosi’ fosse, e qui Alfano avrebbe alzato i toni, Berlusconi ”non restera’ di certo a guardare”. Intanto i vertici del Pdl si sono dati un nuovo appuntamento ad Arcore e lo hanno fissato per dopodomani. Il nuovo incontro servira’ a definire le prossime mosse sulla base del colloquio di questa sera tra Letta e Alfano.