19 ago – “Padre Paolo Dall’Oglio è vivo”. E’ quanto hanno riferito fonti vicine allo Stato islamico dell’Iraq e del Levante, cellula di al-Qaeda in Siria, citate in un comunicato dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede a Londra che si oppone al regime di Bashar al-Assad.
La precisazione su Dall’Oglio arriva dopo che la scorsa settimana alcuni siti arabi, tra cui ‘al-Ahadath’, hanno diffuso la notizia che il religioso sarebbe stato giustiziato da elementi appartenenti allo Stato islamico dell’Iraq e del Levante.
L’Osservatorio ha quindi invitato il gruppo islamico legato ad al-Qaeda a “fornire una prova” che il gesuita, scomparso la notte del 28 luglio a Raqqa, nel nord della Siria, “sia ancora in vita”. Fino ad oggi – si legge nel comunicato – “lo Stato islamico non ha fornito una prova del sequestro e lo stesso hanno fatto quanti, tra le fila della resistenza, hanno annunciato o smentito la sua morte (di Dall’Oglio, ndr)”.
“Maltrattare Padre Paolo – è il monito degli attivisti – equivale a maltrattare la rivoluzione siriana e porterà conseguenze negative per tutti i suoi sostenitori che appoggiano gli obiettivi di libertà e democrazia”. L’Osservatorio ha infine annunciato la fondazione del Centro per la Libertà, intitolato a Dall’Oglio, che si occuperà delle ricerche e dei negoziati per la liberazione di vittime di rapimenti in Siria.