Egitto: 150 morti di cui 43 poliziotti, dichiarato stato di emergenza, si dimette El Baradei

 

egitto14 ago – In Egitto e’ stato dichiarato lo stato di emergenza per almeno un mese. Il premier egiziano Hazem El Beblawi, intervenendo in tv, ha detto che lo stato di emergenza in Egitto sarà il più breve possibile e ha promesso che il proceso elettorale proseguirà, secondo i media arabi. Stati Uniti nettamente contrari allo stato d’emergenza.

E’ di almeno 149 morti il bilancio provvisorio dei morti in Egitto, secondo il Ministero della Salute egiziano citato dalla Bbc online.

I manifestanti pro-Morsi dichiarano che nello sgombero dei loro presidi al Cairo sono rimaste uccise oltre 2200 persone e che i feriti sono 10 mila. Lo riferisce l’Afp. E’ impossibile verificare queste cifre in modo indipendente.

E’ in fiamme il ministero delle Finanze al Cairo: lo scrive l’agenzia egiziana Mena, secondo cui il palazzo è stato occupato dai manifestanti pro Morsi.

Il Consiglio dei ministri ha deciso il coprifuoco in Egitto fino alle sei del mattino. Lo hanno detto la tv di Stato e il sito Al-Ahram, ma si ignora per il momento fino a quando la misura resterà in vigore.
Il coprifuoco sara’ applicato in undici governatorati egiziani: Cairo, Giza, Alessandria, Suez, Behera, Beni Suef, Qena, Assyut, Sohag (questi ultimi quattro nel sud), Nord Sinai e Sud Sinai. Lo ha precisato la tv di stato. Il sito online di Al Ahram ha aggiunto che il coprifuoco durera’ per tutto il mese dello stato di emergenza proclamato oggi dal consiglio dei ministri. I governatorati indicati, specie quelli del sud, sono quelli nei quali la Fratellanza Musulmana e’ particolarmente presente e attiva.

Nelle operazioni per sgomberare dai manifestanti pro Morsi le piazze di El Nahda, vicino all’universita’ del Cairo, e di Rabaa el Adawiya, nel quartiere di Nasr City, esercito e polizia hanno sparato solo gas lacrimogeni e nessun altro tipo di proiettile. Lo ha sostenuto stasera in conferenza stampa il ministro dell’interno, Ibrahim. Dalla piazza sarebbero stati usati mitragliatori e fucili da caccia, secondo il ministro, che ha anche dato notizia dell’ arresto di sei cecchini, che sparavano da tetti contro le forze di sicurezza.

Il vice presidente ad interim El Baradei si e’ dimesso dopo le violenze politiche scoppiate in Egitto. Lo ha comunicato con una lettera al presidente egiziano.
Nella lettera, ElBaradei spiega che c’erano una serie di opzioni di carattere politico che avrebbero permesso di porre un termine alla crisi. ”Mi è diventato difficile di proseguire ad assumere la responsabilità di decisioni con le quali non sono d’accordo”, scrive tra l’altro il vicepresidente dimissionario.

Secondo fonti ufficiali sono stati arrestati in Egitto otto dirigenti dei Fratelli Musulmani, tra cui Mohamed El Beltagui, segretario generale di Giustizia e Libertà dei Fratelli Musulmani; i dirigenti Essasm El Erian e Safwat Hegazy; il portavoce Ahmed Aref.

Almeno 43 poliziotti sono rimasti uccisi durante gli scontri con i sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi. Lo ha riferito il ministro dell’Interno egiziano.

Attacco a stazione polizia, 4 agenti morti – Sostenitori di Morsi hanno attaccato una stazione di polizia al Cairo, uccidendo a colpi d’arma da fuoco almeno quattro agenti: è quanto afferma la tv di stato egiziana.

Uccisi un cameraman e una giovane reporter – Un cameraman di Skynews Mick Deane e’ rimasto ucciso durante gli scontri al Cairo. Lo riferisce l’emittente precisando che il resto della troupe è incolume. Dick Deane aveva 61 anni e ha lavorato per Sky News, parte della piattaforma BSkyB, per 15 anni tra Washington e Gerusalemme. E’ sposato e padre di due figli. ”La perdita dell’amato collega è profondamente sentita a Sky News. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolte alla moglie e alla famiglia di Mick”, ha dichiarato in un comunicato il capo di Sky news John Ryley”. ”Sono rattristato per la notizia della morte del cameraman Mick Deane, che stava coprendo la violenza egiziana”. E’ quanto ha dichiarato il premier britannico David Cameron. ”I miei pensieri vanno alla sua famiglia e alla squadra di Sky News”, ha aggiunto il premier. Tra le vittime anche una giovane reporter di Xpress, del gruppo emiratino Gulf news. Habiba Ahmed Abd Elaziz, 26 anni, è stata uccisa stamani al Cairo. Lo riferisce il sito di Gulf News, aggiungendo che secondo i familiari si trovava nella piazza pro-Morsi di Rabaa quando le hanno sparato. La cronista di origine egiziana era in vacanza nel suo Paese.