13 ago – Armi e munizioni starebbero arrivando dal Sudan ai ribelli che combattono in Siria contro il regime di Bashar al-Assad. E’ quanto rivela il ‘New York Times’, citando alcune fonti occidentali e siriane, secondo le quali negli ultimi tempi il governo di Khartoum avrebbe venduto al Qatar armi di fabbricazione sudanese e cinese, che attraverso la Turchia sarebbero poi finite nelle mani dei ribelli. Una ricostruzione – quella del quotidiano Usa – che viene smentita dal Sudan, Paese sotto embargo per quanto riguarda la vendita di armi.
Stando comunque al ‘Nyt’, tra le armi arrivate ai ribelli figurano razzi anti-aereo e casse di munizioni per armi leggere. “Il Sudan si e’ posizionato come uno dei maggiori fornitori di armi a livello globale. Le sue armi sono arrivate in diverse zone di conflitto e anche ai ribelli siriani”, ha spiegato un ufficiale americano a cui e’ noto il traffico di armi attraverso la Turchia. A confermare la notizia e’ anche un comandante dei ribelli siriani, Abu Bashar, che coordina alcuni gruppi tra le province di Aleppo e Idlib e che si dice scontento delle armi consegnate dal Sudan, a suo parere di qualita’ scadente. “La maggior parte degli Fn-6s non funzionano – ha affermato – Due sono esplosi al momento del lancio, uccidendo due ribelli e ferendone quattro”.