10 ago. – Non si puo’ togliere ai redditi bassi per dare ai ricchi. Lo sottolinea il leader della Cgil, Susanna Camusso, in un’intervista al quotidiano La Stampa. Sull’Imu, spiega Camusso, si puo’ certamente correggere, proteggere la prima casa dei redditi piu’ deboli, immaginare esenzioni per gli immobili non di lusso.
Altra cosa, osserva, “e’ voler di fatto cancellare la tassazione sulla casa, che ancora una volta vorrebbe dire togliere ai redditi fissi e alla produzione per dare ai ricchi”. Per Camusso, la ricetta e’ la redistribuzione ma “bisogna fare delle scelte, cominciare a spostare risorse, impegnare i proventi della lotta all’evasione, avere gradualita’ ma dare l’idea che si cambia rotta, che si colpisce la rendita e si valorizzano lavoro dipendente e investimenti delle imprese”.
Questa ha un cesso al posto della faccia, e della merda al posto del cervello.
Possedere una casa o anche un castello, probabilmente ereditati, non significa avere un reddito. Tassare le abitazioni costringe spesso a svenderle, ma è questo che la sinistra vuole, per poi regalarle agli extracominitari. I nemici degli italiani sono a sinistra, a cominciare dai sindacati che hanno distrutto la classe operaia in cambio dei propri privilegi.