9 ago – ZERRBOLO’. Aggredito e picchiato in campagna il sindaco di Zerbolò. La vicenda è avvenuta qualche giorno fa ma è stata resa nota solo ieri. Le sue condizioni non sono gravi (è già tornato al lavoro senza problemi) ma resta pur sempre una vicenda dai contorni da chiarire. Renato Fiocchi ha riportato una contusione al volto e una frattura allo zigomo ed è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo di Pavia. I sanitari lo hanno dimesso subito.
Gli aggressori, sembra tre nordafricani, sono fuggiti nei campi senza lasciare tracce. Forse sono risaliti su un’automobile guidata da un complice. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta a seguito della denuncia contro ignoti sporta dal primo cittadino di Zerbolò. Si sarebbe trattata di un’aggressione casuale e non diretta contro il sindaco.
Il sindaco stava pedalando quando da un campo di mais (che non è di sua proprietà) ha visto uscire tre nordafricani. «Entravano e uscivano dai campi – spiega Fiocchi – un atteggiamento veramente strano». Si è quindi insospettito e ha chiesto con tono deciso: «Cosa state facendo lì?». I tre si sono fermati, lo hanno guardato e uno di loro ha reagito verbalmente. «Cosa ti interessa quello che facciamo noi?», ha replicato. «Guarda che sono il sindaco – ha proseguito Renato Fiocchi – e mi devi rispondere». A questo punto uno dei tre si è avvicinato e lo ha spintonato. Gli ha afferrato il cellulare dalla mano e lo colpito con violenza allo zigomo. Poi si è allontanato velocemente insieme ai complici.
Gli aggressori dovrebbero essere spacciatori che incontrano i clienti e nascondono la droga nelle campagne di Zerbolò. Si nascondono facilmente dentro i campi di mais. Le piante sono infatti molto alte e offrono un rifugio sicuro.