7 ago – La Russia denuncia un massacro di donne, bambini e anziani curdi in Siria e chiede che il Consiglio di Sicurezza intervenga con una “condanna incondizionata”. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov torna oggi sulla strage che sarebbe stata compiuta da militanti islamisti nel Nord della Siria, con ben 120 bambini tra le vittime.
A rivelare questa vicenda è stata la tv iraniana in lingua araba Al-Alam, con il supporto di un video agghiacciante, dove si vedono alcuni militanti di una formazione che si firma Brigate “Majd Suria” (Gloria della Siria) dare alle fiamme tre persone, sullo sfondo di canti e inni di Jihad islamica. “Giuro su Allah onnipotente che non avremo pietà di questi traditori, li stermineremo”, dice una voce fuoricampo mentre le vittime prescelte vengono cosparse di benzina. Quindi il grido “Allahu Akbar” quando i corpi prendono fuoco.
Lavrov ne ha parlato ieri a Roma, durante la conferenza stampa a conclusione della ministeriale Esteri-Difesa con i ministri Emma Bonino e Mario Mauro. E oggi chiede un passo ufficiale del Consiglio di Sicurezza. “Spero che il Consiglio di Sicurezza condannerà tutti questi attacchi terroristici senza riserve”, ha detto il capo della diplomazia moscovita parlando dopo un incontro con l’omolgo del Ghana Hanna Tetteh. La Russia insiste da tempo sul pericolo rappresentato in Siria dal crescente attivismo del terrorismo supportato da Al Qaida. “Bisogna avere un approccio globale su cosa accade nella regione”, ha ammonito Lavrov, “e bisogna fare attenzione a chi può impossessarsi di armi chimiche”.