Letta: siamo a un passo dall’uscita dalla crisi

crisi6 ago – ”I segnali ci sono tutti e indicano che siamo a un passo dal possibile. A un passo, cioe’, dall’inversione di rotta e dall’uscita dalla crisi piu’ drammatica e buia che le attuali generazioni abbiano mai vissuto”. Lo scrive il premier Enrico Letta presentando, sul sito del governo, il dossier sull’operato dell’esecutivo nei primi 100 giorni.

”Il nostro impegno, a partire da oggi, e’ quello di cogliere fino in fondo questi segnali positivi, di mettercela davvero tutta affinche’ il possibile diventi realta’, di proseguire nel percorso tracciato in questi primi 100 giorni. L’Italia puo’ farcela. L’Italia ha al proprio interno l’energia, la capacita’, la voglia di cambiare e di cambiare in meglio. A quest’Italia vogliamo e dobbiamo continuare a render conto”, aggiunge Letta.

One thought on “Letta: siamo a un passo dall’uscita dalla crisi

  1. Sempre solo belle (?) parole. Letta, come gli altri prima di lui, non hanno e non hanno mai avuto intenzione di rispondere al paese ed ai cittadini, del suo/loro operato. Soldi? ne nascondono un oceano, attraverso bilanci fantasiosi, dove gli interessi in “dare” costruiscono il PIL, e la spesa è un attivo di bilancio. Socialità? stanno affondando il sistema sociale con la riduzione dell’istruzione e della sanità. Lavoro? la legge fornero è l’esempio piu lampante, ma ci sono le vendite delle aziende, il demanio in mano a speculatori esteri, la pesca frodata delle peculiarità e ristretta da leggi distruttive, assolutamente prive di studi e fondamenti tecnici. Agricoltura? nessuna legge in merito e disastrosa perdita di qualità dei prodotti italiani anche in rapporto al mercato estero. Nessuna difesa delle eccellenze. Economia? una serie di bufale su “non possiamo, non dobbiamo , non pensiamo”. Intanto si regalano enormi somme all’estero ed all’UE, in favore di progetti astrusi, insignificanti o di interesse marginale; comunque di nessun vantaggio per l’italia. Banche? pozzi senza fondo di speculazione di stato, attraverso acquisto di titoli con cui poi ricattano il governo.
    Molto altro sarebbe da dire, ma che il “Letta”, lavori per l’italia, proprio non ce lo venga a raccontare….

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