La bufala dell’estinzione delle foche, l’ira dei pescatori

foche5 AGO – E’ scontro tra pescatori e ambientalisti nella baia di Somme, sulla costa nordovest della Francia, a causa del crescente numero di foche sulle spiagge della zona, e dei loro abbondanti pasti a base di pesce.

”La quantità di sogliole è diminuita del 15% in due anni”, spiega Fabrice Gosselin, fondatore di un collettivo di professionisti della pesca che chiede alle autorità di intervenire per ridurre il numero di foche, spostandole o abbattendole.

Secondo i calcoli del collettivo, gli animali sarebbero quasi 600, circa 370 foche comuni e oltre 150 foche grigie, e ciascuna mangerebbe 4 chili di pesce al giorno. Per consentire la sopravvivenza delle attività di pesca, che garantiscono una grossa fetta dell’occupazione locale, sarebbe quindi necessario ridurne il numero, e mantenere poi sotto costante controllo la popolazione per impedire un nuovo incremento eccessivo.

Gli ambientalisti, però, contestano le cifre diffuse dai pescatori, e soprattutto si oppongono fortemente all’ipotesi di abbattere alcuni degli animali per tenere sotto controllo l’aumento degli esemplari. ”Fino a quando sarò in vita, nessuno in Francia abbatterà una foca”, ha affermato battagliera Brigitte Bardot dal sito della sua fondazione, bollando l’idea di un’uccisione controllata come ”cavolata, bassezza e crudeltà umana”. Al suo fianco sono mobilitate diverse associazioni locali, come Picardie Nature, che chiedono non solo di non ridurre il numero di foche, ma anche di favorirne la diffusione chiudendo ai bagnanti le spiagge su cui soggiornano.

La direzione regionale dell’Ambiente, responsabile finale di ogni decisione in materia, per ora non si esprime. Un portavoce ha però dichiarato che i responsabili si impegnano a ricevere le parti in causa dopo l’estate.