Varese, 2 ago. – Nuovo fatto di sangue in provincia di Varese: l’ennesimo omicidio e’ avvenuto durante una lite notturna in una palazzina di via Pindemonte a Busto Arsizio dove un ragazzo, originario dell’Angola, ha ucciso il padre conficcandogli un coltello nel cuore. Poi e’ sceso in strada con gli abiti, le mani e il volto ancora intrisi di sangue e ha chiamato la polizia.
A compiere il tremendo gesto e’ stato Dungo Cassanga Joao, fermato poco dopo da una pattuglia della polizia nella vicina piazza San Michele dove e’ stato prelevato e portato in commissariato. Qui ha ammesso le sue responsabilita’. In via Pindemonte sono arrivati anche i carabinieri.
Nell’appartamento teatro del delitto e’ stata trovata la sorella 21enne del giovane omicida ancora sconvolta per l’accaduto e accanto al cadavere della vittima, steso a terra nel corridoio, con al fianco il coltello. La ragazza avrebbe inutilmente cercato di fermare il fratello.
Secondo quanto ricostruito anche sulla base della testimonianza della ragazza, Rosa, e le confessioni dell’assassino, tra quest’ultimo e Lucas Joao, operaio 49enne in un’azienda di Lainate, regolarmente in Italia da oltre 20 anni, vi erano spesso liti anche per banali questioni. I due giovani sono arrivati in Italia solo quattro anni fa per andare a vivere con il padre all’ultimo piano di un condominio della zona di San Edoardo. I vicini descrivono la vittima come persona molto tranquilla, cordiale, disponibile con tutti e grande lavoratore. Il 49enne conviveva con un’italiana che al momento del delitto si trovava in Puglia per le vacanze e che ora e’ in viaggio per fare rientro. Il ragazzo ora e’ rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio.
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