2 ago. – L’Italia soffre in maniera inguaribile, senza riuscire a liberarsene, dell’ossessione di Berlusconi, “la stella fissa sulla quale si orientano amici ed avversari”. Lo scrive in apertura del suo sito online lo ‘Spiegel’ sotto il titolo “L’Italia non sa fare a meno di Berlusconi”, spiegando che Enrico Letta “ha bisogno di Berlusconi per la sua coalizione di governo”, mentre “un Pd spaccato, senza l’immagine del comune nemico immaginario vola in pezzi”. “L’importante e’ che il governo tenga”, sottolinea ironicamente lo Spiegel, “per questo c’e’ bisogno di Berlusconi, condannato o no”.
Il settimanale scrive che dopo la condanna della Cassazione sarebbe arrivato il momento di “mandare Berlusconi al diavolo. Quando, se non dopo questa prima condanna definitiva?”. Il Paese si e’ invece adattato al destino del Cavaliere e “porta il nome Berlusconi”, aggiunge lo Spiegel, concludendo che “l’Italia ha il Berlusconi che voleva”.
In un fondo dal titolo “La sindrome di Berlusconi” il conservatore ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ (Faz) rileva che “l’Italia rimane prigioniera della sindrome di Berlusconi”, mentre “molte cose sarebbero piu’ facili, se Letta andasse avanti piu’ rapidamente con le riforme promesse dell’economia e dei tagli alla spesa”.
“Letta e’ simpatico”, sottolinea la Faz, “ma nel suo operato di governo cerca finora solo il minimo comun denominatore e va avanti a passo di lumaca”. Dopo aver rilevato che “un numero considerevole di italiani, sicuramente un quarto, forse addirittura un terzo, ritiene non legittima la decisione dei giudici”, la Faz scrive che in Italia “non c’e’ nessuna personalita’ in grado di competere con Berlusconi sul piano del carisma e farlo dimenticare. L’unico uomo politico che sembra avere un potenziale per il futuro e’ Matteo Renzi, che non fa parte pero’ della politica romana”.
“Contro l’uomo della speranza Renzi”, conclude la Faz, “proprio l’apparato del suo partito fa di tutto per ridurlo alla normale mediocrita’”, con il risultato che la permanenza sulla scena politica di Berlusconi rappresenta “anche un simbolo dell’immaturita’ del sistema politico italiano”.Per la progressista ‘Sueddeutsche Zeitung’ la condanna definitiva del Cavaliere “viene presa con un’alzata di spalle, almeno al di fuori dell’Italia”, poiche’ Berlusconi “ha da tempo superato il suo zenit politico ed e’ una figura del passato”. La conclusione del giornale e’ che “se avesse ancora in corpo un briciolo di dignita’, Berlusconi dovrebbe ritirarsi dalla politica”.