2 ago. – Un appello per realizzare una manifestazione all’esterno dell’ambasciata italiana a Luanda, in Angola, e’ stato lanciato da un giornalista televisivo angolano sulla sua pagina di Facebook. “Andiamo a manifestare mangiando banane di fronte all’ambasciata d’Italia – scrive il giornalista – chi si sente discriminato dagli ultimi episodi di razzismo avvenuti in Italia si unisca alla protesta”.
La data della manifestazione non e’ stata ancora decisa. Gli episodi di razzismo che hanno visto vittima il ministro di origine congolese Cecile Kyenge ha avuto risalto sui media non solo angolani ma di tutto il continente, dove e’ stato messo in evidenza il razzismo di alcuni esponenti della Lega nord, nei confronti di una cittadina italiana nata in un altro paese.
All’appello del giornalista hanno aderito diverse decine di persone che oltre all’episodio delle banane ricordano l’appellativo animalesco dato al ministro da Calderoli. Altri utenti invece sono scettici. “Abbiamo i nostri problemi di cui occuparci – scrive un utente – la signora e’ italiana, che siano gli italiani stessi a combattere le proprie paure e preconcetti”. A questi dubbi arriva la risposta. “Non e’ proprio cosi’. La questione del razzismo e’ una questione nostra. Il fatto che questa signora sia nata in Congo non ci disimpegna dalla lotta per l’uguaglianza razziale”.
Suggerirei un altro uso delle banane ai signori angolani
NOTA:
ricordare di non lasciare le bucce di banana per terra.
(Anche se la decoro e pulizia è decoro di non tutti i Popoli.)
Peró quando un africano ha ammazzato a picconate tre ITALIANI tutti zitti vero?