31 lug – Dalle verifiche patrimoniali sui sei capifamiglia assegnatari di alloggi all’interno del campo rom di Castel Romano è emerso che sono risultati proprietari di appartamenti, terreni e auto di lusso. Così è stato effettuato l’allontanamento di sei nuclei familiari dall’area a sud della capitale. La polizia locale Roma Capitale ha eseguito l’ordinanza emessa dall’assessorato alle Politiche sociali.
L’operazione, coordinata dal vicecomandante Antonio Di Maggio, presente allo sgombero, ha visto impegnati venti agenti del Gruppo sicurezza pubblica ed emergenziale. Durante la rimozione dei moduli abitativi indebitamente occupati, due vigili sono stati aggrediti. Il responsabile, un venticinquenne residente nel campo, è stato arrestato e si trova negli uffici dello Spe. Tra i capifamiglia allontanati ci sono anche esponenti di associazioni di rappresentanza delle comunità rom.
Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “Il ripristino della legalità nel campo nomadi di Castel Romano è solo l’inizio di una stagione in cui a Roma tutti dovranno tornare a rispettare le regole. L’operazione svolta dal Gruppo sicurezza pubblica e emergenziale della polizia locale, coordinata dal vicecomandante Di Maggio, presente allo sgombero, va nella direzione, ormai in più occasioni da me indicata, di fare della nostra grande città un luogo di accoglienza e integrazione per tutti, ma nel rispetto della legalità e delle regole di convivenza civile. Le famiglie allontanate risultano essere proprietarie di appartamenti, terreni e auto e quindi non legittimate a risiedere nel campo di Castel Romano. V
Quasi tutti i rom sono benestanti e possessori di beni e preziosi rubati agli italiani. Sono un peso per i cittadini italiani perché non amano lavorare e vivono solo di furti, accattonaggio, usura ecc. Oltre a non pagare tasse.