29 lug – – Attentato con finalita’ terroristiche o di eversione e’ l’accusa alla base delle perquisizioni disposte dalla magistratura torinese e in corso in queste ore da parte a Torino e in Val Susa nei confronti di attivisti No Tav.
Le perquisizioni effettuate all’alba di questa mattina sono oltre una decina. I fatti a cui fanno riferimento risalgono alla notte del 10 luglio scorso quando al termine di una passeggiata al cantiere della Maddalena si e’ verificato un’attacco alle forze dell’ordine ad opera di un gruppo di attivisti che travisati si erano avvicinati alle reti lanciando bombe carta e petardi, costringendo le forze dell’ordine a intervenire per respingerli.
– Sono 12 le persone indagate, appartenenti a centri sociali di estrazione autonoma di Torino e della Val di Susa, dopo le perquisizioni effettuate, oggi, dalla Digos in seguito ai fatti avvenuti la sera del 10 luglio scorso. Per tutti l’ipotesi di reato e’ di attentato con finalita’ terroristiche o atti di eversione e porto d’armi da guerra. Nel corso delle perquisizioni sarebbero state sequestrate bombolette urticanti, manuali per fabbricare molotov, razzi simili a quelli utilizzati la sera del 10 luglio, apparecchiature elettroniche e telefonini .
Durante Il sopralluogo successivo agli scontri eseguito per la messa in sicurezza dell’area erano stati rinvenuti diversi artifizi pirotecnici inesplosi e petardi.
Alle perquisizioni eseguite a Torino e in Valsusa nei confronti di attivisti No tav disposte dalla procura di Torino per gli scontri verificatisi il 10 luglio scorso al cantiere di Chiomonte in cui per la prima volta i magistrati ipotizzano l’accusa di terrorismo,il movimento No Tav rispondera’ questo pomeriggio con una conferenza stampa alle 16 presso la Comunita’ montana di Bussoleno a cui saranno presenti anche i sindaci e i parlamentari.