Loiola era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti almeno due volte negli ultimi 10 giorni
29 lug. – Non era ne l’attuale compagno, ne tanto meno l’amante l’uomo che ieri e’ stato ferito gravemente da Marco Loiola, l’omicida suicida che prima ha freddato la moglie con cui si stava separando, e poi si e’ suicidato sparandosi in bocca davanti ad un locale sul lungomare di Marina di Massa. E’ l’amica di Cristina Biagi e di Marco Loiola a parlare il giorno dopo per fare chiarezza su quanto detto e scritto: “Non e’ vero che Salvatore era l’amante ne tanto meno un rivale, non era nemmeno un amico; era solo un conoscente”. “Tra i due – spiega all’AGI Elisabetta Bellucci, titolare del bar ristorante Laurence teatro di una domenica di follia che conosce bene tutti i protagonisti – non c’era una relazione tra i due.
Marco e Cristina non andavano d’accordo da un po’ di tempo ormai e lei aveva chiesto la separazione dopo aver tentato una convivenza in casa da separati per amore dei due figli. Cristina gli aveva detto che non l’amava piu’ e che i figli soffrivano. E’ per questo che da due mesi Cristina si era trasferita con i figli dalla madre. Ma lui la perseguitava”. La voce di Elisabetta e’ scossa da un fremito: “ho perso un’amica ed un amico; – spiega – era pero’ diventata una storia impossibile”.
Cristina lavorava come cameriera al bar frequentato anche dal marito Marco. “Marco non riusciva ad accettare la separazione – racconta ancora cercando di fare chiarezza sul passato dell’amica che non c’e’ piu’ – l’aveva anche picchiata piu’ volte”. Loiola era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti almeno due volte negli ultimi 10 giorni: “erano legalmente sposati – fa chiarezza su un altro punto della vicenda – lei non era la sua ex moglie, era ancora sua moglie”.
Secondo la titolare del bar Salvatore Galdiero, 46 anni, l’uomo finito al centro delle gelosie, almeno cosi’ si pensava fino a poche ore fa, di Marco e’ uno sfortunato protagonista di questa brutta storia. “Ha pagato per tutti – taglia corta – e ora rischia la vita”. Galdiero che e’ stato raggiunto da piu’ proiettili alle gambe e al corpo si trova ora in gravissime condizioni all’Ospedale di Carrara tenuto in coma farmacologico. E’ sopravvissuto al massacro solo perche’ il suo killer lo ha creduto morto, ma le sue condizioni sono molto gravi.