28 lug – Non si arrestano i flussi migratori verso le coste italiane e salgono già a oltre 450 le persone salvate nel canale di Sicilia in meno di 24 ore. Questa mattina, nel porto di Lampedusa, sono giunti a bordo di due motovedette della Guardia costiera due gruppi di migranti, rispettivamente 50 e 90, tra cui 23 donne, soccorsi su due gommoni dopo aver chiesto aiuto alla sala operativa di Palermo tramite telefono satellitare.
Le motovedette della Guardia costiera, la marina militare e la guardia di finanza sono al momento impegnate in soccorso di altre due unità in difficoltà nel canale di Sicilia. La prima, un barcone in legno con 250 persone, è stata prima intercettata da un mezzo navale della guardia di finanza a 50 miglia da Lampedusa e successivamente raggiunta anche dalla nave Cigala Fulgosi della Marina militare, che ha assistito le donne e i bambini presenti a bordo, e da due motovedette della guardia costiera, che hanno proceduto al trasbordo di tutti gli altri occupanti. Altri 32 migranti, stipati su un piccolo gommone, dopo aver richiesto aiuto tramite telefono satellitare, sono stati recuperati a bordo di un’altra motovedetta della guardia costiera.
Inoltre, uno dei mezzi della Guardia costiera di Lampedusa, uscito in mare per assistenza migranti, ha soccorso un marittimo tunisino feritosi a bordo di un peschereccio. Tutte le operazioni sono coordinate dalla centrale operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia costiera.
Sono già sbarcati a Lampedusa intanto i 22 naufraghi salvati ieri al largo delle coste libiche da due mercantili panamensi, dirottati in zona dalla Guardia costiera italiana. Si tratta delle navi Gaz sinergy e Gaz united, che dopo aver recuperato dall’acqua i migranti hanno continuato le ricerche in zona, proseguite anche per tutta la notte, senza però riscontrare tracce o presenza di altri eventuali naufraghi. Rifocillati e assistiti dal personale di bordo, i 22 migranti sono stati in seguito trasferiti sulla nave ”Kornati”, di bandiera maltese, e poi trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera di Lampedusa e trasferiti sulla terraferma.