27 lug – Per il quarantatreesimo giorno consecutivo a migliaia sono scesi in piazza contro il governo di Plamen Oresharski. I manifestanti definiscono l’esecutivo corrotto e dominato da torbidi interessi commerciali. Altro motivo di protesta, la pausa estiva del Parlamento, il voto è stato posticipato di una settimana.
“Il Parlamento non dovrebbe andare in ferie – dice una manifestante. Dovrebbe approvare le riforme elettorali e stabilire una data per nuove elezioni. Nessuno va in ferie dopo due mesi di lavoro”.
Il governo Oresharski, che raccoglie poche simpatie, è entrato in vigore a fine maggio, dopo il flop del partito di centro-destra GERB nel formare una coalizione.
Oresharski ha bisogno dell’appoggio del discusso partito nazionalista Attak per far approvare le proprie riforme e secondo gli esperti nuove consultazioni non porterebbero oggi a un panorama politico meno complesso.