Vercelli, razzismo radical-chic: professori rifiutano preside perché leghista

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26 lug – Fuori i leghisti dalla scuola. Come ha raccontato il sito Lo Spiffero, a Vercelli quattro professori hanno scritto una fatwa che è arrivata sul tavolo del Provveditore. Obiettivo: opporsi all’arrivo del dirigente Silvano Gardinale alla guida dell’istituto agrario e alberghiero della città. I docenti sostengono che, in quanto militante del Carroccio, sarebbe inadatto perché responsabile di razzismo, abuso di potere e mobbing. Pare che i professori lo vogliano anche accusare di non portare i rasta, di essere troppo bianco e perfino eterosessuale. Sembra usi pure il bagnoschiuma, e la circostanza potrebbe mettere a disagio qualche studente no global.

Hanno fatto benissimo questi docenti, che certamente leggeranno la Repubblica o il Fatto o altri fogli illuminati. D’altronde il buon Gardinale non è gay o immigrato. Quindi può essere attaccato e insultato, in attesa che leggi liberticide come quella sull’omofobia creino categorie elette. Immuni a qualsiasi ironia e critica. Nessuna protezione, invece, per i bianchi eterosessuali. Soprattutto se biechi leghisti. Certa magistratura ha già dato l’esempio: mentre la leghista Valandro (poi espulsa) s’è presa 13 mesi in un amen per aver augurato lo stupro al ministro Kyenge, resta ancora nel cassetto la denuncia presentata dalla Lega per le minacce (anche di violenza sessuale) che dei galantuomini hanno rivolto a una giornalista di TelePadania e a un suo collega dopo un servizio ironico sui rifiuti a Napoli. Sono passati quasi due anni. Chi teorizza il leghisticidio non ha il processo breve.

Dalla magistratura ai professori il passo è breve. Pensate se in una scuola ci fosse una mobilitazione per rifiutare l’arrivo di un dirigente di sinistra, magari venuto da lontano. Sarebbe un coro di “vergogna, razzisti!”. Se si tocca un leghista no. Anzi, si viene premiati. Perché il Provveditore ha stoppato l’arrivo di Gardinale in quel di Vercelli. E la faccenda ha indignato così tanto la Lega da arrivare direttamente in consiglio regionale. Temiamo finirà in nulla e Gardinale dovrà cercarsi un’altra scrivania. Ha vinto la legge della giungla. Chi urla di più, ha la meglio. Saranno contenti i professori colpevoli di leghisticidio. Stasera potranno festeggiare la vittoria in qualche centro sociale o nella sede della Cgil. Tutti uniti, stretti nel loro maglioncino di cachemire o col barboncino sottobraccio, a brindare per il “diversamente accolto” dirigente Gardinale, a cui hanno dato un “diversamente benvenuto” perché “diversamente di sinistra“.

D’altronde non hanno mosso obiezioni professionali. Ma proprio politiche. Un leghista non può stare in mezzo agli studenti, ché magari ha qualche malattia o mangia i bambini e non ne lascia per gli altri. Non può pensare, un padano, di mettere piede in un istituto senza la tessera della Cgil. E il benestare della sinistra tutta. Chissà cosa diranno questi prof durante le lezioni. Immaginiamo i poveri studenti che non si schierano dalla loro parte politica: saranno messi in classi di rieducazione? Dovranno ingurgitare kebab equo e solidale durante la ricreazione?

Certa sinistra non vuole integrarsi con la maggioranza dei cittadini. Però dimostra una cosa: il ministero dell’Integrazione non serve proprio a un cazzo.

lintraprendente

2 thoughts on “Vercelli, razzismo radical-chic: professori rifiutano preside perché leghista

  1. Sicuramente comunisti e di provenienza sudista , quelli a cui interessa il posto , non il lavoro.

  2. ED E’ QUESTA FECCIA DI SOTTOSVILUPPATI CHE DOPO LE LAUREE DI GRUPPO HANNO POTUTO OCCUPARE LE SCUOLE PER ALLEVARE FROTTE DI MEDIOCRI INCAPACI DI PENSARE … IL LORO MOTTO E’ SE NON SIETE CON NOI SIETE FASCISTI…

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