24 lug – “L’Ufficio Interpol del Centroafrica nell’ambito delle attivita’ investigative svolte dalla questura di Roma ha riferito che il passaporto esibito dalla signora Alma Shalabayeva, emesso dalla Repubblica Centrafricana, risulta falsificato”. Il dipartimento della pubblica sicurezza replica cosi’ al ministro della Giustizia della Repubblica Centrafricana che in un’intervista rivendica la regolarita’ del documento esibito dalla moglie del dissidente
“Nei due passaporti intestati alla signora Alma – spiega il dipartimento – uno rilasciato dal Kazakistan e l’altro dalla Repubblica Centrafricana, quindi due Paesi di origine diversa, risultano due luoghi di nascita differenti e in piu’ quello indicato nel passaporto della Repubblica Centrafricana risulta addirittura inesistente”.
Il vice primo ministro kazako Yerbol Orynbayev ha detto oggi in conferenza stampa a Bruxelles che il Kazakistan non avrebbe problemi a reinviare Alma Shalabayeva in Italia, purche’ ci siano delle garanzie di poter interrogare la donna in futuro, ma ha anche allo stesso tempo sollevato la questione che la donna rischia quattro anni di carcere in Italia a causa dell’uso di un passaporto falso. Della questione e’ stato discusso oggi durante un Consiglio di cooperazione tra Ue e Kazakistan a Bruxelles. “Abbiamo discusso durante il pranzo con i rappresentanti Ue i dettagli del caso e il fatto che Shalabayeva ha presentato un falso passaporto. Se torna indietro in Italia dovrebbe essere imprigionata per 4 anni,” ha sottolineato il vicepremier kazako durante una conferenza stampa congiunta con le autorita’ Ue.
Questi burocrati sanno quello che dicono o no?