Il ladro ferirto è un clandestino albanese più volte colpito da provvedimenti di espulsione emessi dalle questure lombarde
23 lug – a tirar giù dal letto, ieri mattina alle 4, Walter Onichini, 32 anni, è stato il rombo del motore della sua auto. Messa in moto dai ladri, gli stessi che poco prima gli erano entrati in casa, rovistando in tutte le stanze del piano terra, arraffando soldi e gioielli. E le chiavi di quella Audi S4 parcheggiata sul vialetto.
Walter Onichini. ha preso il fucile a pompa e si è affacciato alla finestra. Ha sparato. Due colpi. Contro l’auto e contro le persone che gliela stavano rubando. In tre sono scappati. Un quarto uomo, Elson Ndreca, 23 anni, albanese, è rimasto a terra. Il macellaio è sceso, l’ha visto ferito e l’ha caricato in auto per portarlo all’ospedale. Ma dopo poche centinaia di metri il malvivente, pur ferito, lo avrebbe minacciato con un cacciavite estratto dalla tasca, ordinandogli di lasciarlo scendere. Così ha fatto Walter. Che a quel punto si è girato ed è tornato a casa.
Dove poco dopo sono arrivati i carabinieri, chiamati da un vicino. Più tardi sono stati avvisati dal 118 del ritrovamento del ferito in via Ferrarin a Saonara, notato da un anziano che passava di là. Questo è il racconto sciorinato da Walter Onichini nell’immediatezza dei fatti, ai primi militari che lo hanno sentito all’alba di ieri.
L’arresto per tentato omicidio. Walter Onichini è stato arrestato e l’accusa a suo carico è di tentato omicidio. Il pm si è riservato di decidere per lui una misura cautelare. L’albanese centrato dalla rosa di pallini sparata dal fucile è stato operato all’ospedale di Piove di Sacco: i medici gli hanno asportato la milza e le sue condizioni sono molto gravi. I pallini lo hanno preso al volto, alla spalla, al torace e al fianco. Si tratta di un clandestino albanese più volte colpito da provvedimenti di espulsione emessi dalle questure lombarde: probabilmente faceva parte di una banda di “trasfertisti”, in cerca di un po’ di soldi e di un’auto potente, magari per assicurarsi la fuga dopo un assalto al bancomat.
Tutta la solidarietà a Walter ….era a casa SUA……dei delinquenti stranieri sono entrati nella sua proprietà e lo stavano derubando…….HA DIFESO LA SUA CASA E LE SUE PROPRIETÀ ……….se il giudice sta applicando una normativa vigente…..allora i politici si SVEGLINO E CAMBINO LE LEGGI. É un diritto NATURALE difendere la propria famiglia e LE proprie cose……e sti DELINQUENTI ladroni e violenti DEVONO essere RIMANDATI A CASA LORO…….SENZA POSSIBILITÀ DI RITORNO. E comunque questi casi saranno sempre più frequenti perché la gente NON NE PUÒ PROPRIO PIÙ……
pienamente d’accordo!
e pure io sono d’accordo… che dobbiamo farci derubare e stare pure zitti?….mandare in galera chi si difende e scarcerare chi piccona, stupra, investe e poi scappa….ma che cè da dire ancora…? nn stiamo rasentando il paradosso?
Come mai se aveva dei decreti di espulsione era ancora qua? i controlli dove sono!!!Caricarlo su un aereo di linea era troppo difficile??.