Corruzione Tar Lazio: arrestato giudice, 2 ammiragli indagati

tar22 lug. – I carabinieri del Noe hanno effettuato 7 arresti, su richiesta della Procura di Roma, per di corruzione in atti giudiziari. In manette, anche il giudice del Tar del Lazio, Franco Angelo Maria De Bernardi; l’ex presidente della Banca Popolare di Spoleto,Giovannino Antonini;l’avvocato Matilde De Paola, e l’uomo d’affari Giorgio Cerruti. Indagati due alti ufficiali della Marina Il giudice era già stato coinvolto nel maggio scorso in una vicenda di riciclaggio e abusiva attività finanziaria.

Due ammiragli della Marina Militare, Marcantonio Trevisani e Luciano Callini, entrambi 65enni, sono indagati nell’inchiesta per corruzione sui ricorsi pilotati al Tar del Lazio dal giudice Franco Angelo De Bernardi. Stando al gip Maria Paola Tomaselli, De Bernardi avrebbe “indirizzato allo studio dell’avvocato Matilde De Paola i due ammiragli, curando per loro la stesura dei ricorsi amministrativi dagli stessi proposti ed influendo in modo determinante nella stessa stesura della sentenza, ricevendo quale corrispettivo dall’avvocato De Paola, per il tramite della propria convivente Evis Mandija (che emetteva in relazione a tale pagamento fattura per operazioni inesistenti) la somma di 10mila euro”.

Per il gip, “il giudice ha svolto un’attivita’ di interferenza nella fase di studio e di predisposizione del ricorso”. In una conversazione con l’avvocato De Paola, intercettata dagli investigatori, il magistrato amministrativo De Bernardi affermare “di aver fatto al Trevisani ‘una sentenza ad hoc'”.
Nell’ordinanza si fa riferimento ad un’altra intercettazione dalla quale emerge come l’avvocato De Paola “oltre ad illustrare la natura dei rapporti con De Bernardi, indica i diversi compensi richiesti per i procedimenti trattati, precisando le modalita’ di versamento degli stessi e facendo in ultimo richiamo all’esigenza di giustificare l’emissione di una fattura in favore di Evis Mandija per la corresponsione al giudice degli importi dovutigli per la sua collaborazione nei ricorsi dei due ammiragli”.
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