Scontri etnici nella periferia di Parigi, 14enne gravemente ferito

parigi20 lug. – Un ragazzo di soli 14 anni e’ rimasto gravemente ferito durante i disordini scoppiati ieri a tarda sera a Trappes, sobborgo occidentale della cintura parigina, dopo un alterco risalente al giorno prima tra un poliziotto e un passante di fede musulmana. Quest’ultimo era accompagnato dalla moglie, che indossava il velo islamico: in base alla legge dell’aprile 2011, che vieta di coprirsi completamente il volto nei luoghi pubblici anche se per motivi religiosi, l’agente ha fermato la donna per controllarne l’identita’. A quel punto l’uomo gli si sarebbe scagliato addosso e l’avrebbe afferrato per il collo, come per strangolarlo: una versione contestata dall’organizzazione ‘Collettivo contro l’Islamofobia’, secondo cui si sarebbe trattato di una “provocazione” poliziesca.

La sera dopo nelle strade del quartiere si sono comunque radunati circa 250 giovani di origini straniere, che hanno preso a bersagliare a sassate le forze dell’ordine: queste hanno risposto con un fitto lancio di gas lacrimogeni. Durante i tumulti, il ragazzino e’ stato raggiunto al viso da un colpo di arma da fuoco, esploso non si sa da chi, e ha subito una ferita a un occhio. Lesioni hanno riportato anche diversi agenti.

Autorita’, politici, leader delle comunita’ locali, persino il presidente dell’Osservatorio contro l’Islamofobia, Abdallah Zekri, hanno lanciato appelli alla calma, nel timore che la vicenda possa resuscitare la rivolta delle ‘banlieues’ che nel 2005 mise Parigi a ferro e fuoco. Da Marsiglia il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ha avvertito che “aggredire la polizia, attaccare le istituzioni e le proprieta’ pubbliche, non ha alcun senso, non risolve alcun problema ed e’ inaccettabile”. In Francia sono nel complesso almeno settecento le ispezioni personali effettuate da quando e’ entrato in vigore il discusso provvedimento anti-velo. (AGI) .