Svendita dell’Italia, Saccomanni: cederemo quote Enel, Eni e Finmeccanica

saccomanni19 lug – In un’intervista a Bloomberg Television da Mosca, dove si trova per il G20 dei ministri finanziari, Fabrizio Saccomanni (Ministro dell’Economia e delle Finanze) ha dichiarato “Non escludo che il Tesoro possa cedere quote di societa’ pubbliche, incluse Enel, Eni e Finmeccanica, per ridurre il debito”. Lo ha detto il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni in un’intervista a Bloomberg tv .

Enel, Eni e Finmeccanica, ha pero’ precisato il ministro, “sono compagnie profittevoli, che danno dividendi al Tesoro e cosi’ dobbiamo considerare anche la possibilita’ di usarle come collaterali per la riduzione del debito”. “Ci sono un po’ di idee – ha aggiunto – che dobbiamo prendere in considerazione”. “Spero – ha concluso il ministro – che per la fine dell’anno possiamo avere chiaro quello che veramente vogliamo fare e dunque avere una strategia complessiva che consenta un’accelerazione nella riduzione del debito”.

Il portavoce del Tesoro ha poi voluto chiarire il senso delle affermazioni del Ministro: “Come gia’ ampiamente annunciato il governo intende valorizzare tutti i propri asset per contribuire alla riduzione dello stock del debito. Tra le ipotesi note la cessione di immobili del demanio. Non si esclude per il futuro un piano di valorizzazione delle partecipazioni societarie delle quali lo Stato e’ in possesso.

Ipotesi questa che andrebbe valutata con molta cautela perche si tratta di societa’ quotate profittevoli che forniscono dividendi. Tra le idee da valutare in futuro anche l’ipotesi di utilizzare le partecipazioni come collaterale per operazioni finanziarie”. In Borsa, i titoli delle societa’ energetiche non sembrano aver registrato eccessive oscillazioni (Eni -0,06% ed Enel -0,58%) mentre Finmeccanica attualmente lascia sul terreno il 2,6%.

Nel frattempo, arrivano i commenti alle parole di Saccomanni come quello del segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni che, senza mezzi termini, fa sapere di essere “totalmente contrario” all’ipotesi di cessione di quote delle aziende controllate che, segnala il leader sindacale, “gia’ da tempo sono nel mirino degli appetiti famelici e speculativi degli investitori stranieri”.

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