Mi chiami sbirro, ma tu cosa ne sai cosa significa vivere in un numero di matricola, in una statistica da compilare, in una immagine da vedere..
Tu cosa ne sai, ogni anno mangiare i resti dei panettoni e bere il fondo degli spumanti..
Tu cosa ne sai che voce ha la paura, che colore ha la verità, quanto è lungo un sacrificio.
Tu cosa ne sai cosa significhi stare dall’altra parte di una pistola, di un pezzo di porfido, di una spranga d’acciaio, di una motolov che arde, di uno sputo, di un’offesa senza fine… con la certezza che prima o poi, quello che non vorresti mai, potrebbe accadere.
Tu cosa ne sai di quanto è pesante sostenere questa divisa con l’umana fragilità di uno sbirro.
Tu, che dovresti sapere, cosa ne sai, di tutto questo e tanto altro ancora, tu, cosa ne sai…