17 lug. – Il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu non furono uomini infedeli dello Stato, non siglarono un patto scellerato con la mafia. E non favorirono Cosa nostra e la latitanza del suo padrino, Bernardo Provenzano. La quarta sezione del tribunale di Palermo presieduta da Mario Fontana li ha assolti dall’accusa di favoreggiamento aggravato dall’agevolazione a Cosa nostra.
La sentenza e’ stata pronunciata, dopo circa sette ore e mezza di camera di consiglio e, soprattutto, dopo cinque anni di udienze; con l’ombra sulla presunta trattativa tra Stato e mafia quale ‘convitato di pietra’ in questo procedimento, considerato una sorta di ricca premessa del processo in corso da pochi mesi e che per molti non uscira’ indenne dal verdetto di oggi. Resta la formula pienamente assolutoria: “Il fatto non costituisce reato”. In aula esplode la protesta delle Agende rosse: “Vergogna, vergogna”, gridano.
“C’e’ un giudice a Palermo”, e’ invece il commento soddisfatto di Mori che pensa anche a quell’altro processo in cui e’ imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici oggi hanno disposto la trasmissione alla procura dei verbali delle dichiarazioni di Massimo Ciancimino e del colonnello Michele Riccio, “per quanto di competenza”, quindi per la valutazione di eventuali reati. Il che significherebbe nei fatti che i grandi accusatori non sono stati considerati attendibili. Per Riccio l’ex capo del Ros e Obinu non hanno proceduto al blitz di Mezzojuso dove Provenzano poteva essere catturato gia’ il 31 ottobre 1995, secondo quanto riferitogli dal confidente Luigi Ilardo. Per i pm, del resto, fondamentale e’ il ruolo di Ciancimino jr: “E’ lui – spiegavano – che lega i contatti tra carabinieri e don Vito al tentativo di fermare le stragi e di trovare una intesa inconfessabile”. Scuri i volti dei rappresentanti accusa che avevano chiesto 9 anni per Mori e 6 anni e mezzo per il coimputato. Assente il procuratore Francesco Messineo.
Sgarbi senza freni alla Zanzara su Ingroia e dopo l’assoluzione di Mori.
Ingroia è un delinquente, deve andare in galera…. ha distrutto l’immagine di un grande uomo, Mori. Abbiamo vissuto per anni con questa storia della trattativa, ora è assolto Mori, paghino questi delinquenti che inventano processi che non esistono.
Uno che arresta Riina e secondo loro favorisce Provenzano, ma dai!!!
5 anni di soldi nostri per le teorie di Ingroia e Di Matteo (ndr. pm al processo), tutti questi magistrati falsi, gentaglia!
Ho sempre detto che Mori era un innocente, un servitore dello Stato
E’ stato assolto dopo che è stato sputtanato in tutti i modi, vedi Travaglio
Ha ragione Sgarbi,,,tutti sti magistrati e Pm politicizzati..!