17 lug – – Il Parlamento greco votera’ nella notte una legge ‘omnibus’ che contiene le disposizioni necessarie per il licenziamento di migliaia di funzionari pubblici e una serie di riforme patteggiate con la troika in cambio della nuova tranche di aiuti da 6,8 miliardi di euro. In mattinata la legge e’ stata approvata “in via di principio” grazie ai 155 voti (su 300) di cui dispongono i partiti della coalizione al potere, il conservatore Nuova democrazia e il socialista Pasok. Ma la votazione piu’ importante si terra’ intorno a mezzanotte, dopo che saranno stati approvati uno per uno le centinaia di articoli della normativa e i relativi emendamenti.
Il governo gia’ e’ stato costretto a ritirare alcune disposizioni a causa dell’opposizione maturata nelle sue stesse file su alcuni articoli (per esempio quello che garantiva l’immunita’ giudiziaria ai consiglieri dell’organismo per le privatizzazioni e quella che prevedeva azioni disciplinari contro i sindaci che sforino il bilancio); inoltre il governo si e’ impegnato a non licenziare i poliziotti municipali che abbiano un master o un dottorato.
La legge comprende una serie di misure che consentiranno di mandare a casa 4mila funzionari quest’anno (parte dei quali sono dipendenti della tv pubblica Ert) e 11mila il prossimo. Inoltre 25mila dipendenti pubblici entreranno quest’anno in cassa integrazione per cui guadagneranno il 75% dello stipendio base per 8 mesi, durante i quali sara’ deciso se saranno ricollocati o licenziati definitivamente. Al momento, sono entrati in questo schema 2.200 guardie scolastiche (un’occupazione che andra’ a sparire), 2mila professori e 50 funzionari ministeriali; fino a settembre la novita’ sara’ notificata a 3500 agenti della polizia locale (anch’essi destinati a scomparire), 1500 pofessori, 2mila funzionari ministeriali e 1.250 dipendenti comunicale.
La legge omnibus prevede anche una nuova normativa fiscale che, secondo il viceministro delle Finanze, Yorgos Navraganis, “semplifichera’ e chiarira’” la legislazione esistente. Uno dei punti piu’ controversi e’ il fatto che i rappresentanti di “organizzazioni internazionali” in Grecia -ovvero le delegazioni della Commissione Europea, della Bce e del Fondo Monetario Internazionale che risiedono nel Paese – non pagheranno tasse. Invece, sara’ elevata l’imposta sui beni di lusso, in modo da compensare la riduzione dell’Iva, tentata dal governo greco. La votazione di questa notte sara’ la prima prova per il governo bicefalo, formatosi dopo l’uscita dalla coalizione del socio di minoranza, Dimar (centrosinistra), in segno di protesta per l’improvvisa chiusura della radiotelevisione pubblica Ert. In concomitanza con i dibattito e’ un convocata una manifestazione contro il licenziamento dei funzionari a piazza Syntagma, di fronte al Parlamento. Il ‘via libera’ alla legge arriva alla vigilia dell’arrivo ad Atene del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che domani incontrera’ le autorita’ greche. (AGI)