Ilva, Bondi: “Mai detto né scritto che il tabacco fa più male”

bondi16 lug.  – “Non ho mai detto, né scritto che ‘il tabacco fa più male delle emissioni dell’Ilva”. Lo precisa in una nota Enrico Bondi, commissario di governo per l’Ilva, che ricorda come le emissioni inquinanti dello stabilimento di Taranto abbiano, “a quanto risulta da indagini svolte in sede scientifica e dagli accertamenti disposti della magistratura, avuto rilevanti impatti anche sanitari. Del resto sono stato chiamato – aggiunge – con un decreto legge che non ha precedenti in Italia, ad assicurare l’attuazione delle prescrizioni dell’Autorizzazione ambientale integrata e di altre misure di risanamento ambientale perché la preoccupazione per tale stabilimento rimane alta”.

In un procedimento, avviato ben prima del commissariamento, “è stato richiesto dalla Regione Puglia un parere all’Ilva su un’ipotesi di valutazione del danno sanitario. L’Ilva – prosegue Bondi – ha affidato l’elaborazione di tale parere a quattro docenti universitari. Ho ritenuto doveroso inoltrare tale parere, nel testo che mi era stato trasmesso, come contributo al procedimento avviato dalla Regione Puglia: tale parere tecnico non ha ovviamente alcuna incidenza né sulle iniziative ambientali in corso, né sul Piano di risanamento ambientale dell’Ilva che è in elaborazione e che terrà conto sia dei rischi ambientali che di quelli sanitari”.

Un piano, conclude il commissario, che “è già impegnativo e richiede un quadro di riferimento certo e, possibilmente, un clima di lavoro e di collaborazione fra tutti i livelli istituzionali, indispensabile per fare dell’Ilva di Taranto uno degli stabilimenti più rispettosi dell’ambiente d’Europa”.

“Credo che le parole avventate di Bondi siano un altro esempio dell’arretratezza culturale delle classi dirigenti e del capitalismo nostrano” ha affermato Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. E il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, ha commentato: “Trovo le affermazioni di Bondi fuori da ogni logica, oltre che offensive verso il governo, non tenendo conto della legislazione prodotta in questi anni sulla situazione ambientale di Taranto. Per questo scriverò al ministro dell’Ambiente ed al governo per chiedere le sue dimissioni”.

“Questa mattina ho parlato con Bondi per ribadire un principio fondamentale: in testa a tutte le nostre preoccupazioni c’è la salute dei cittadini di Taranto. Questa e la priorità e viene prima di tutto il resto” ha aggiunto il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato.