LECCE, 12 lug – – Anziano di nazionalità bulgara palpeggia una bambina di soli sette anni mentre sale sull’autobus. Questo l’episodio che ha creato allarme e sconcerto l’altra mattina lungo viale Otranto. Un fatto sul quale, però, ora si è acceso il faro della magistratura, alla quale spetta il compito di chiarire cosa sia realmente accaduto.
Tutto è accaduto l’altra mattina, all’altezza del civico 65 di viale Otranto. Qui si trovava una donna insieme alla figlioletta di sette anni. Le due erano sedute su una panchina e stavano aspettando che si fermasse l’autobus. Poco distante da loro, a circa mezzo metro, c’era l’anziano, un 69enne bulgaro che risiede ormai da anni nel capoluogo salentino.
È stata questione di un attimo: con la coda dell’occhio, la donna ha visto che la mano dell’anziano si insinuava furtivamente fra le gambe della piccola. Immediatamente la mamma della bambina ha tirato a sè la figlioletta, iniziando poi a inveire contro lo straniero. Una scena che non è passata inosservata agli occhi dei passanti, uno dei quali ha immediatamente allertato il 113.
Sul posto sono poi arrivate le pattuglie della sezione volanti, che hanno condotto la donna con la bambina e l’anziano in questura. Negli uffici di viale Otranto è poi arrivata la moglie del 69enne, la quale ha spiegato che il marito sarebbe affetto da un disturbo bipolare. Intanto, l’anziano è stato denunciato a piede libero con l’accusa di violenza sessuale su minore. .lagazzettadelmezzogiorno.it