10 LUG – Nei negoziati di adesione con la Turchia ”l’Unione europea non vuole discutere del capitolo sui diritti umani: non ci ha dato nessuna roadmap o criteri di riferimento”. Questa l’accusa rivolta oggi dal ministro delle finanze turco, Mehemet Simsek, nel corso di un briefing sull’economia a Bruxelles.
14 maggio 2013 La Turchia estingue il debito col Fmi, pagata ultima rata da 412 mln
”Se l’Ue è genuinamente interessata ai diritti umani e ad una democrazia più funzionante, allora parliamone e diteci cosa manca, invece questo non avviene”, ha detto Simsek. ”Quando il ministro della giustizia turco è venuto a Bruxelles non gli è stato detto quello che il capitolo dei negoziati sulla giustizia richiede”, ha raccontato il ministro delle finanze turco, dopo il rinvio della ripresa dei negoziati di adesione con Ankara, prevista inizialmente a giugno.
”Quando parla l’Europarlamento – ha aggiunto il ministro delle Finanze turco – ha sempre molto da dire e le critiche aiutano la Turchia, ma aiuterebbe anche un poco di sincerità. Se l’Ue è genuinamente interessata ai diritti umani e ad una democrazia più funzionante, allora parliamone e diteci cosa manca, invece questo non avviene”. Simsek ha ribadito il leit motiv che ”accelerare il processo di integrazione con la Turchia ora è nell’interesse dell’Ue” e fra l’altro ”non esiste più la scusa dell’immigrazione: ora ci sono più turchi che tornano dalla Germania che turchi diretti in Germania”, ha precisato il ministro.