9 LUG – La Ue vuole davvero promuovere l’ integrazione ed i diritti fondamentali? Allora la Commissione deve ”incoraggiare” lo ‘ius soli europeo’, utile strumento di integrazione da destinare ai ”figli degli immigrati nati sul territorio degli Stati membri, i cui genitori sono residenti a lungo termine. E’ la proposta presentata in una interrogazione presentata alla Commissione europea da David Sassoli, capogruppo Pd all’Europarlamento, dove il ministro per l’integrazione, Cecile Kyenge, avra’ due audizioni tra oggi e domani.
Nell’interrogazione Sassoli chiede alla Commissione se ”non ritiene che” la cittadinanza sia una ”componente fondamentale” dell’integrazione. Se si’, per doveroso rispetto ai diritti fondamentali sanciti nella Carta Europea, Bruxelles deve promuovere presso tutti i governi ”i diritti di tutti i bambini ad essere protetti, rispettati e non discriminati”. E percio’ chiede alla Commissione di intervenire per ”facilitare la piena integrazione dei bambini immigrati nelle società europee, anche promuovendo la loro parità di accesso e di partecipazione in tutte le sfere della societa’: dalla scuola, alla salute, media, cultura, sport e benessere”.
Sassoli non chiede uno ‘ius soli’ puro, ma che i governi nazionali siano ”incoraggiati” ad una ”facilitazione all’accesso alla cittadinanza” per i ”milioni” di casi di figli di immigrati da lunga data, ”nati e cresciuti” nel territorio. (ANSA)