Tabularasa Festival, il contest sul libero pensiero, organizzato nella provincia di Reggio Calabria dall’associazione Urba/Strill.it con trenta serate in programma: concerti, dibattiti e presentazioni di libri con oltre cento ospiti illustri. Tra questi, Annalisa Insardà che lunedì 15 Luglio alle ore 21:00 salirà sul Palco del Tabularasa Festival in quel di Rosarno
Tabularasa, nasce perché in Italia nessuno si occupa della Calabria: tentano (come dicono loro stessi) di occuparsi dell’Italia e delle tematiche internazionali più scottanti, per ridare dignità e contenuti, con tematiche ruvide e altre più leggere, a un territorio ricco di storia ma abitualmente tagliato fuori dai circuiti culturali. Il pubblico, se stimolato con un’offerta culturale adeguata, è attento e partecipativo. Tabularasa ha raggiunto questo obiettivo perché negli anni è cresciuto non solo nei numeri ma anche nella consapevolezza di sé.
Al Tabularasa Festival, Annalisa Insardà presenta “Reality shock”, un testo che non solo lascia poco spazio alla fantasia narrativa, ma con il suo “grandangolo” fotografa un dato di fatto: l’interesse che crea l’ingiustizia.
“Reality shock”, è l’elaborazione del palese quotidiano che, in ogni suo aspetto, vive una qualche vessazione. L’uomo contro l’uomo per la supremazia dell’uno sull’altro. Come nel regno animale. Ma non con l’istinto dettato dalla natura, bensì con la subdola strategia del potere. È la denuncia contro ogni forma di privazione della libertà:
-la sottomissione fisica e la psicologica;
-l’ingiustizia latente e la paradossale;
-l’ipocrisia della politica utopica e l’interesse personale sopra ogni cosa;
-la mafia come organizzazione criminale e come subcultura che ci rende tutti fili della stessa strettissima trama.
“Reality shock”, è la traduzione spettacolare del triste principio “la legge con gli amici si interpreta, con i nemici si applica”.
Il tema duro e attuale (attuale in ogni epoca) è trattato con forza e determinazione, ma anche ironia e sarcasmo, cinismo e poesia. È dissacrante ma con una tensione verso la possibilità di riscatto.
I monologhi, diversi per stile e argomento, ma legati da una comune traccia, sono alternati e attraversati sia dalle note del pianoforte, che a volte segue a volte determina l’atmosfera, sia da canzoni a tema che dinamicizzano e scuotono l’andamento dello spettacolo.
Un unico grande spunto di riflessione che non condanna ma accompagna per mano, uno ad uno, ogni spettatore sulla strada delle proprie colpe e delle proprie ragioni, penetrandolo nella coscienza, indagandolo e, infine, perdonandolo, perché è nell’imperfezione di ognuno che si compie la bellezza di tutti.
Annalisa Insardà è un’attrice e doppiatrice italiana, docente di recitazione teatrale all’Istituto Aniene di Roma. Annalisa trascorre l’infanzia e l’adolescenza nel suo comune: Laureana di Borrello in provincia di Reggio Calabria; raggiunge il diploma di attrice nel 1999 presso l’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria.
Successivamente si perfeziona con vari stage in improvvisazione, canto, movimento scenico, alcuni dei quali frequentati all’estero nelle accademie di Varsavia e Amsterdam. È stata allieva tra gli altri di Alejandra Manini, Franco Però, Paolo Giuranna, Gianni Diotajuti, Claudio Puglisi, Edoardo Siravo, Daniela Bonch.
Tra i suoi lavoro più importanti ci sono il film Lettere dalla Sicilia (regia di Manuel Giliberti) e le fiction Carabinieri 6 (regia Sergio Martino) e Un caso di coscienza 3 (regia Luigi Perelli).
A Reggio Calabria hanno voglia di far feste? beati Loro con quello che vedo e sento in Italia c’è veramente poco da festeggiare ma…… fino a quando paga Pantalone perchè non aproffittare?