8 lug. – Dopo il massacro di stamane all’alba al Cairo di 51 sostenitori di Mohamed Morsi (incluso 1 soldato ucciso dagli islamisti) gli Stati Uniti intervengono e chiedono alle forze armate di esercitare la “massima moderazione” nella gestione dell’ordine pubblico.
La Casa Bianca ha esplicitamente chiesto di evitare rappresaglie, arresti di massa e la chiusura di media, come accaduto subito dopo quello che a Washington non vogliono definire un golpe militare. Da parte sua il dipartimento di Stato ha espresso “profonda preoccupazione” dall’aumento delle violenze.
La Casa Bianca ha aggiunto che e’ ancora in corso la valutazione sulla natura della deposizione di Mohamed Morsi. La legge americana impone di sospendere qualsiasi genere di aiuti a quei Paesi in cui “un presidente eletto democraticamente sia stato deposto da un colpo di stato militare o per decreto”. E l’America ha appena stanziato 1,4 miliardi di dollari di fondi per le forze armate egiziane.
L’obiettivo degli Usa e’ promuovere il ritorno alla democrazia.
Da ultimo Washington ha condannato senza riserve la chaimata alle violenze da parte dei Fratelli Musulmani.