7 lug – Monza, 7 luglio 2013 – Striscioni e fumogeni lungo la strada che da Milano arriva a Monza, dove si svolge il summit su Expo 2015. E’ questo il segno della manifestazione dei “No Expo”, un gruppo di antagonisti e rappresentanti dei collettivi studenteschi che oggi pomeriggio hanno pedalato fino al capoluogo brianzolo per esprimere il loro dissenso sulla gestione dell’evento milanese. I contestatori sono partiti dal centro sociale “Piano Terra” di via Confalonieri a Milano e hanno sfilato lungo viale Monza senza incidenti
Come riferisce la Questura di Milano, i “No Expo” intorno alle 16 hanno preso di mira un’agenzia bancaria di via Passerini, imbrattata con della vernice, poi il municipio, davanti al quale sono stati lanciati due fumogeni.
Poi è stata la volta di due mini-blitz durante i quali sono stati affissi due striscioni: uno su una rete di un cantiere nei pressi del Comune, con scritto ‘Per finanziare l’expo saranno tagliati i servizi pubblici’ e un altro in una palazzina dell’amministrazione, ex sede dell’Asl, in via Giuliani, che riporta la frase ‘proprieta’ pubblica in svendita’. Tutti gli episodi sono avvenuti in centro ma distanti dalla zona della Villa Reale.
Un elicottero ha seguito quella che i collettivi hanno definito una “critical bike”, ma come scrivono i “No Expo” su Twitter, il rumore del rotore è stato “coperto da centinaia di campanelli”. Poco dopo le 17 i manifestanti sono riusciti ad avvicinarsi alla Villa reale, dove sono stati bloccati da un cordone sanitario di agenti in tenuta antisommossa. I manifestanti, annunciando nei giorni scorsi il sit-in, avevano definito Expo “un “dopante che stimola pratiche lavorative che impongono una vita precaria, basti pensare allo sviluppo della logistica attorno e per queste opere e alle condizioni lavorative che lì si applicano”. ilgiorno