Il Pentagono affida le comunicazioni di Africom ad un satellite cinese

cina5 lug – Il Pentagono paga Pechino per usare un satellite cinese per le sue comunicazioni a banda larga in Africa. E’ il paradosso evidenziato da Wired, in un periodo di frizioni tra i due Paesi per la guerra informatica in atto, con Washington che ha più volte accusato il gigante asiatico di condurre delle azioni di hackeraggio per rubare dati sensibili di aziende e agenzie governative statunitensi.

In un articolo sul sito del magazine che si occupa di tecnologia, si sottolinea che l’amministrazione Obama ha firmato un’intesa per un anno: per 10 milioni di dollari, Washington potrà usare il nuovo satellite Apstar-7 (nella foto il lancio nello spazio con un vettore “Lunga Marcia”) per le comunicazioni e la spedizione di dati delle truppe che operano nel continente africano.

L’accordo è stato reso pubblico, con poca pubblicità, durante un’audizione di una commissione a Capitol Hill. Il Pentagono si è difeso, affermando di non avere altra scelta, perché il satellite cinese è l’unico a fornire la copertura del continente di cui hanno bisogno i militari statunitensi dell’Africa Command.. “La banda larga era disponibile solo con il satellite cinese” ha dichiarato il viceassistente del segretario alla Difesa per lo Spazio, Doug Loverro, alla commissione per i Servizi armati della Camera.

“Riconosciamo che ci sono preoccupazioni tra la gente per l’uso di satelliti cinesi a sostegno delle nostre truppe. Ma riconosciamo anche che le nostre truppe hanno bisogno di sostegno, e certe volte dobbiamo andare nell’unico posto dove possiamo ottenerlo”.

Il Pentagono ha voluto rassicurare i deputati, affermando che i dati che passeranno attraverso l’Apstar-7 saranno protetti da potenziali intercettazioni cinesi. Nel 2012, per la prima volta, la Cina ha operato più lanci spaziali degli Stati Uniti, compresi quelli per i satelliti per le comunicazioni Chinasat 12 e Apstar-7, che consentiranno un’ampia copertura del continente africano, dove sono sempre più alti gli interessi economici di Pechino.

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