5 lug – Duro atto di accusa dei Presidenti dei Paesi alleati tradizionali della Bolivia in Sudamerica.
I leader di Ecuador, Suriname, Argentina, Uruguay e Venezuela, riuniti a Cochabamba per un vertice,hanno chiesto scuse e spiegazioni ai governi di Francia, Spagna, Portogallo e Italia, che hanno chiuso temporaneamente il loro spazio aereo al presidente boliviano Evo Morales, temendo che a bordo ci fosse l’ex consulente informatico statunitense Edward Snowden.
“Uno pensa che i paesi sviluppati investano molto denaro nei loro apparati di intelligence e sicurezza” ha dichiarato la Presidente argentina Cristina Fernandez. “Poi, all’improvviso, le agenzie di spionaggio danno informazioni sbagliate ai loro governi. Evidentemente hanno segnalato la presenza, a bordo dell’aereo del Presidente Evo Morales, di una persona che stava esercitando il proprio diritto di asilo”.
L’ambasciata statunitense a La Paz è stata intanto teatro di proteste. I manifestanti hanno lanciato vernice rossa e bruciato bandiere degli Stati Uniti. Lanci di pietre anche davanti all’ambasciata francese e scritte sui muri con riferimenti a quanto accaduto all’aereo di Morales .
“Il governo spagnolo è infame – ha detto il capo di Stato venezuelano, Nicolas Maduro – L’amministrazione del signor Rajoy è ignobile e lo ripeto. Rivedremo le nostre relazioni con la Spagna, con il governo spagnolo, ma non con il popolo spagnolo. Gli spagnoli hanno dimostrato la loro solidarietà a Evo Morales e Snowden. Ma quello che ha fatto il governo spagnolo è ignobile”.