Ricerca GB – L’immigrazione è dannosa: crimini, malattie e costi sociali

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4 lug – Secondo una ricerca del governo britannico, i richiedenti asilo, i rifugiati e gli immigrati poco qualificati sono danno per le società ospitanti. Stanno creando problemi di sovraffollamento, alimentano le tensioni nella comunità e sono un peso per il servizio sanitario nazionale. E’ la prima volta che il rapporto ufficiale di un governo mette nero su bianco quello che tutti sapevano.

I ricercatori incaricati dal governo britannico hanno valutato per la prima volta l’impatto dell’immigrazione sulla società, conducendo studi, sondaggi e interviste a enti locali e fornitori di servizi.

Ecco i risultati: gli immigrati fanno aumentare i tempi di attesa negli ambulatori, sono coinvolti in comportamenti anti-sociali e creano problemi sul controllo di parassiti ed epidemie a causa del sovraffollamento.
Mark Harper, il ministro dell’immigrazione britannico ha dichiarato: “Questa relazione mette in evidenza il notevole impatto che l’immigrazione ha avuto sulle comunità del Regno Unito.”
“Sottolinea l’importanza di proteggere i nostri servizi pubblici e un approccio robusto nei confronti di coloro che vengono qui per sfruttare il nostro sistema di welfare.”

Lo studio dell’Home Office britannico ha scoperto che metà delle persone in Inghilterra e Galles vivono in una zona colpita da alti livelli di immigrazione.
La relazione ha rilevato che mentre la maggior parte degli immigrati vive a Londra e nel sud-est, questi hanno il maggiore impatto sulle città industriali con alti livelli di disoccupazione, come Rotherham e Oldham.
Le città con livelli elevati di lavoratori immigrati come Norfolk, Lincolnshire e Lancashire hanno sperimentato il peso maggiore sui loro servizi locali: trasporti, sanità e abitazioni.

I ricercatori hanno esaminato 80 autorità locali e fornitori di servizi su una varietà di temi come la salute, l’alloggio e la coesione sociale. Le loro risposte sono state valutate poi da 12 esperti.
Hanno scoperto che i richiedenti asilo sono propensi a mettere sotto massimo sforzo il sistema sanitario, sfruttando le risorse che spetterebbero ai cittadini.
I ricercatori hanno anche scoperto che hanno più probabilità di soffrire di depressione, ansia e malattie mentali – caso Kabobo – mentre gli immigrati in genere hanno una maggiore probabilità di soffrire di tubercolosi, HIV ed epatiti.

“Questo suggerisce che i costi per il trattamento per alcune condizioni e malattie sono sproporzionatamente attribuibili agli immigrati”, dice il rapporto.
Gli immigrati fanno anche più figli – e questo, lungi dall’essere positivo come vaneggiano gli xenfoili – è un danno economico, perché “richiede costi aggiuntivi per i servizi in visite ostetriche gratuite, maternità e salute”. Quindi

I loro bassi livelli di conoscenza della lingua locale fa sì che i loro appuntamenti per visite mediche, siano “sensibilmente più lunghi”, portando a tempi di attesa eccessivi per i pazienti autoctoni e determinando un aumento dei costi.

Le autorità locali hanno sollevato preoccupazioni che in alcune aree la domanda di posti nella scuola primaria hanno “superato l’offerta” a causa del numero di immigrati, mentre i servizi sociali hanno avvertito “i costi superiori per le traduzioni”.

I ricercatori hanno anche avvertito che l’aumento del numero di immigrati sta portando a più persone a vivere in alloggi di scarsa qualità: sovraffollati e poveri, descritti come “letti in capannoni”.

La relazione ha anche rilevato che: “Gli effetti della elevata domanda degli immigrati per case di scarsa qualità, ha portato ad alloggi sovraffollati, affitti gonfiati, sfruttamento di proprietari senza scrupoli, problemi nella gestione dei rifiuti e di controllo dei parassiti che possono diffondersi rapidamente, e un numero crescente di posti letto in capannoni.”

Inoltre, gli immigrati indigenti e richiedenti asilo sono stati “sproporzionatamente coinvolti in reati come furti e comportamenti violenti”.
I richiedenti asilo, i rifugiati e i lavoratori immigrati poco qualificati provocano tensioni nelle comunità a causa di comportamenti anti-sociali.
Si è riscontrato che gli immigrati meno qualificati si ubriacano in strada perché è la “norma culturale” nel loro paese d’origine.

FONTE: http://www.telegraph.co.uk

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