3 lug – Gli immigrati ed i richiedenti asilo che giungono sulle nostre coste e su quelle dei paesi ricchi, spesso dopo viaggi allucinanti e rischiosi, ”se hanno il diritto di fuggire per salvare la loro vita”, dovrebbero anche avere ”il diritto di accedere all’asilo nel Paese di arrivo. Inoltre, dovrebbero essere applicati tutti gli altri diritti di protezione”. Questo mentre ”il diritto di libera circolazione e il diritto al lavoro devono essere applicati e ulteriormente estesi”.
A chiederlo e’ il presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, card. Antonio Maria Veglio’ in un articolo pubblicato da L’Osservatore Romano che fa riferimento alla prossima visita di papa Francesco a Lampedusa. Il porporato ricorda poi che ”i Governi dovrebbero proteggere quanti fuggono da violenze, persecuzioni e discriminazioni”. Quindi, ricorda che nel corso degli anni, gli Stati hanno ampliato il concetto di rifugiato per rispondere alla sfida attuale, e che e’ anche cambiata la legislazione internazionale che assicura maggior protezione alle persone costrette a fuggire. ‘
‘Purtroppo, l’attuale atteggiamento di molti Governi – ha pero’ chiarito – appare contrario a tali decisioni, fermo restando che gli Stati comunque hanno l’obbligo di assicurare protezione alle persone in fuga”. Aggiungendo che ”la visita del Santo Padre potrebbe essere un nuovo inizio per tutti noi”, il card. Veglio’ aggiunge che ”salvare vite umane, restituendo dignita’, offrendo speranza e dando risposte sociali e comunitarie, e’ strettamente connesso con i valori morali e la visione cristiana”.
Gli Stati non hanno nessun “obbligo” di accogliere persone che vogliono di struggere la nostra Civiltà , inclusi i relativi valori morali e la visione cristiana che Lei, Eminenza, giustamente cita.