2 lug – Si è ucciso, Giovanni, cuoco di 56 anni originario di San Giovanni Suergiu: lavorava a bordo di una nave, ma da un anno esatto aveva perso il lavoro. Disoccupato, con qualche piccolo debito alle spalle. Si è ucciso, con i vestiti accanto al suo corpo, lascia la moglie e due figli ormai adulti, dietro di sé una storia straziante.
Si è ucciso, perché quella richiesta di pagamento gli è sembrata una montagna troppo alta da scalare: gli è mancata la forza, esattamente come era successo qualche giorno prima ad Alessio Dal Padullo, il commerciante di via Pergolesi a Cagliari.
Un’altra tragedia immane, in una Sardegna che cede sotto i colpi della crisi. La Sardegna politica che balbetta sulle prossime elezioni regionali, non può più ignorare drammi come questo. Non si può morire per 25 mila euro, gran parte dei quali erano semplicemente more e sanzioni ben oltre qualche imposta non pagata.
Ci sarà mai un giudice che incriminerà Equitalia di omicidio colposo?