2 lug – i pensionati d’oro, quelli cioè sopra i 90mila euro lordi annui, sono circa 33mila e pesano molto sul sistema pensionistico. Il valore totale dei loro assegni sfiora i 3,3 miliardi di euro.
E’ la casta degli intoccabili, salvati nei giorni scorsi da una sentenza della Corte Costituzionale è quella dei pensionati ricchi. Di quelli cioè che incassano pensioni da 90mila euro lordi l’anno. Per loro il governo Monti aveva predisposto un contributo di solidarietà che prevedeva tagli del 5% sopra i 90mila euro; del 10% sopra i 150mila euro e del 15% al di spora della soglia ultra-ricca delle pensioni di 200mila euro lordi annui.
Corte Costituzionale: illegittima la supertassa sulle pensioni d’oro
La Corte ha bocciato il decreto perché discriminatorio dato che toccava i redditi dei soli pensionati e non di tutti i lavoratori. E così gli “intoccabili” delle pensioni d’oro hanno tirato nei giorni scorsi un sospiro di sollievo. Si vedranno anzi restituire il contributo di solidarietà già versato. Ora si preparano a una nuova battaglia con il Governo che intende estendere il prelievo non solo alle pensioni ma anche ai redditi. Una battaglia giusta? Vista con l’occhio della collettività pare uno scontro di mera salvaguardia corporativa.