Datagate, accuse anche all’Italia: implicata nella raccolta di dati personali

guardian30 giu – Lo scandalo Nsagate si allarga anche all’Europa. Sette Paesi, tra cui l’Italia, hanno segretamente girato agli Stati Uniti dati sulle comunicazioni telefoniche, cellulari e no, e di navigazione web quando la National Security Agency lo richiedeva.

Oltre all’Italia, l’accordo segreto riguarda quello gia’ noto con la Gran Bretagna, ma anche Francia, Danimarca, Olanda, Germania e Spagna. E’ quanto afferma il britannico Guardian citando un nuova gola profonda dell’Nsa, Wayne Madsen, che ha lavorato nell’agenzia americana per 12 anni.

Madsen, ex tenente della marina Usa, e dal 1985 alla Nsa con diversi incarichi per 12 anni, ha spiegato che i sette stati Ue, tra cui L’italia, avevano accordi segreti bilaterali con gli Usa per consegnare a richiesta della Nsa i dati raccolti dalle compagnie telefoniche. Non solo. Gli accordi avevano indicato come grado di affidabilita’ dell’Italia il “terzo livello”, pari a quello di Francia e Germania, mentre la Gran Bretagna era considerata tra i Paesi piu’ affidabili come Canada, Australia e Nuova Zelanda. Questi ultimi erano gli stessi Paesi con cui dagli anni ’50 era stata realizzato la rete di intercettazione di Echelon, antesignana di Prism e i sistemi rivelati da Edward Snowden, la talpa dell’Nsagate.

Madsen in un’intervista pubblicata dal blog PrivacySurgeon.org e ripresa dal Guardian, ha detto di aver voluto vuotare il sacco dopo le “mezze verita’” raccontate dai politici Ue sulla portata delle attivita’ dell’Nsa in Europa, a partire dalla “voce grossa”, fatta con Barack Obama dal cancelliere tedesco Angela Merkel, malgrado fosse perfettamente consapevole dell’intesa segreta con Washington.

L’ex 007 sostiene che gli accordi risalgono alla fine della II Guerra Mondiale. Ora gli strumenti si sono fatti piu’ invasivi. Tutti e sette i Paesi europei hanno accesso alla rete a fibre ottica Tat 14 che corre tra Danimarca e Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna e Usa (non viene citata esplicitamente l’Italia ma si da per scontato) consentendo alle diverse intelligence di intercettare e condividere con la Nsa telefonate, email e accessi ai siti web.

Madsen sostiene che l’opinione pubblica deve essere informata della portata dell’accordo che i sette Paesi Ue hanno con gli Usa, intese che risalgono alla Guerra Fredda e precedono l’avvento di Internet. Le prime notizie sull’esistenza della rete di intercettazione Echelon – ma non della portata di questi accordi – risalgono al 2001 quando un rapporto del Parlamento europeo rivelo’ alcuni particolari. Senza mai pero’ spingersi a sostenere la connivenza dei governi europei con Washington.
L’intesa infatti coinvolgeva solo gli Usa e i paesi anglofoni, egno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

La rivelazione che la National Security Agency americana ha spiato anche l’Unione europea ha scatenato l’ira del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Quest’ultimo ha dichiarato che se l’accusa fosse provata saremmo di fronte, “ad un grande scandalo”, che potrebbe causare, “un forte strappo nelle relazioni tra l’Ue e gli Usa.