28 giu. – Un’auto piena di bombole di gas innescate, pronta per essere fatta esplodere, e’ stata trovata intorno alle 10 nei pressi dell’azienda ‘Clementoni’ di Recanati, in provincia di Macerata.
E’ quanto si apprende da fonti investigative. Sul posto sono intervenuti gli artificeri insieme ai carabinieri. Il congegno che avrebbe attivato le bombole, secondo le stesse fonti, e’ stato disinnescato.
E’ un lavoratore interinale romeno di 44 anni, che per un certo periodo ha lavorato per la Clementoni, l’uomo che attorno alle 7 di stamani ha piazzato un’autobomba, una Matiz Daewoo imbottita di bombole di gpl e forse anche di liquido infiammabile, nel cortile dell’azienda, in contrada Fontenoce a Recanati, dando poi fuoco alla vettura. L’attentatore è ricercato in tutta la zona a cavallo fra le province di Macerata e Ancona. Il principio di incendio è stato subito spento con degli estintori da alcuni dipendenti della fabbrica, ma sul posto sono ancora al lavoro gli artificieri della Polizia di Stato e i carabinieri: si vuole escludere che nella Matiz ci siano altri possibili inneschi.
il romeno è in fuga a bordo di una Fiat Punto rubata ad una maestra della scuola di infanzia che sorge a meno di cento metri dallo stabilimento. La donna, Alessandra Amichetti, era appena arrivata davanti alla scuola (i bambini non c’erano ancora): all’improvviso si è trovata di fronte l’aggressore, che per impossessarsi dell’utilitaria l’ha minacciata con un coltello e le ha gettato dello spray urticante sugli occhi e in bocca. La maestra è stata portata in ospedale ed è ancora al pronto soccorso.