27 giu – Una donna è stata trovata morta in un appartamento di Bologna, in viale Aldini. La sua assenza assenza era stata segnalata da alcuni giorni.
Il corpo della donna, Silvia Caramazza, 39 anni, era in un congelatore, in un sacco. L’elettrodomestico era chiuso e attaccato alla corrente elettrica. Il corpo della donna presenta una profonda ferita alla fronte. Il congelatore si trova in una delle camere da letto della casa. Nella camera, vicino alla testa del letto e sui muri vicini, la polizia scientifica ha trovato macchie di sangue. Una profonda ferita alla fronte. Vicino farmaci e sonniferi. Per il resto casa abbastanza in ordine.
La donna era vestita con un abito da casa, all’apparenza una tuta o un pigiama. Questo fa pensare che l’aggressione possa anche essere avvenuta mentre dormiva. La scomparsa era stata denunciata il 19 giugno da alcune amiche, poichè non avrebbe parenti in città. Anche se in passato si era già allontanata, qualcosa aveva destato l’allarme in chi la conosceva. La denuncia di scomparsa sarebbe stata presentata in un commissariato, ma alcune incongruenze nel racconto del fidanzato, sentito dalla polizia nei giorni scorsi, avrebbero convinto la polizia a sfondare la porta della casa della scomparsa, trovando così il corpo.
Il fidanzato è ora ricercato. “L’ultima volta che li avevamo visti insieme è stato non molto tempo fa”, hanno raccontato alcuni studenti universitari che abitano sullo stesso pianerottolo al piano rialzato. Secondo quanto avevano intuito gli studenti, i due convivevano, e lei, ha raccontato una ragazza, sembrava “avere un po’ la testa fra le nuvole”. Ad una prima ispezione la morte sarebbe riconducibile ad una azione violenta.