27 giu. – Accordo notturno all’Ecofin: i ministri delle Finanze dei 27 hanno messo a punto le norme che permetteranno di gestire in maniera ordinata i futuri fallimenti bancari evitando rischi di instabilita’ finanziaria nell’Eurozona. “Un buon compromesso nella direzione dell’Unione bancaria – ha commentato il ministro Fabrizio Saccomanni che ha partecipato alla difficile trattativa – contribuisce a spezzare il circolo vizioso tra rischio sovrano e rischio bancario.
Abbiamo costruito un sistema di tutela dei risparmiatori che combina un quadro armonizzato con la flessibilita’ necessaria a tener conto delle specificita’ nazionali”. A pochi giorni dalla fine della presidenza di turno irlandese, quello della notte scorsa e’ un nuovo successo negoziale per Dublino: il ministro delle Finanze Michael Noonan puo’ consegnare ai capi di Stato e di governo che si riuniscono oggi per il Consiglio europeo dedicato a crescita e occupazione un risultato importante per la creazione dell’Unione bancaria. La bozza di direttiva deve ora essere discussa con il Parlamento europeo, con l’obiettivo di adottarla in prima lettura entro la fine dell’anno.
L’accordo prevede una serie di misure che devono essere stabilite da banche e istituzioni finanziarie in caso di rischio di fallimento: la parte piu’ delicata e controversa riguarda il cosiddetto “bail-in”, ovvero la partecipazione di azionisti e creditori al fallimento. Scontata la conferma dell‘esclusione dalla perdite dei depositi bancari inferiori ai 100 mila euro, le autorita’ nazionali avranno comunque la possibilita’ di decidere altre esclusioni se questo servira’ a evitare i rischi di contagio e la distruzione di valore che potrebbe colpire altri creditori. “Un compromesso equilibrato”, come lo definisce il commissario Ue ai servizi finanziari e al mercato interno Michel Barnier, fra le esigenze di flessibilita’ con riguardo alle specificita’ nazionali, rivendicate da paesi come l’Italia, e quelle di avere regole uniche a livello Ue, propugnate soprattutto da Germania e Olanda. (AGI) .
> Mi viene in mente che forse dovremmo ritornare a tenere i soldi sotto la mattonella di casa.
cosa ormai impossibile perchè cambiano le monete molto più spesso (vedi la nuova serie euro) la “scusa” è l’antiriciclaggio, la realtà far tirare fuori i soldi da sotto la mattonella per consegnarli alle banche.
Va bene anche la Banca d’Italia tanto quando vai a cambiare le vecchie monete, in ogni caso “tracciano” il passaggio.
Il limite dei 100.000 che sembra essere una scappatoia per i meno abbienti in realtà è una autostrada di evasione per i soliti furbi che apriranno n conti tutti inferiori a 100.000 senza dover portare i soldi all’estero. Mi viene in mente che forse dovremmo ritornare a tenere i soldi sotto la mattonella di casa.
Fintanto che la gente combatte per riappropriarsi di uno strumento di controllo di massa che limita il progresso e l’intelletto individuale, non ci sarà un gran cambiamento, nemmeno con la nazionalizzazione delle banche e la sovranità monetaria. Bisognerebbe abbandonare totalmente il sistema monetario e condividere le risorse che il pianeta offre abbondantemente. Purtroppo ottiche del genere sono sempre più viste come uscite di pochi pazzi, voci fuori dal coro, assurdità… Bene, arriveremo a sbatterci le teste gli uni contro gli altri per ovvi motivi di automazione che avanza, ma soprattutto per il semplice fatto che il denaro distorce la mentalità di chiunque, banchiere o semplice operaio. Ci sono studi scientifici che dimostrano quanto le persone siano disposte ad assumere un atteggiamento immorale ogni volta che abbiano a che fare coi soldi.
Google “exposure to money triggers unethical decisions”
BISOGNEREBBE REQUISIRE I CAPITALI GUADAGNATI (rubati) DA TUTTI I BANCHIERI DAL 1972 IN POI???? (ANNO DELLE PRIVATIZZAZIONE DELLE BANCHE NAZIONALI E INIZIO DEL DEBITO PUBBLICO PER I CITTADINI ). BISOGNA INVECE CHE OGNI STATO (CITTADINI) SI RIAPPROPRINO DELLA SOVRANITA’ MONETARIA, NAZIONALIZZANDO LA BANCA CENTRALE! poi controllare anche tutti i beni e capitali dei politici sempre dal 1972 in poiper vedere quante tangenti e bustarelle hanno preso per svenderci ai banchieri!
sono super d’accordo con te Vito, e bisognerebbe farsi ridare dal 90% per non dire il 100% dei politici l’oneroso stipendio che hanno percepito in tutti questi anni perché non hanno prodotto nulla e non hanno risolto mai nulla dei problemi di noi cittadini, anzi come vediamo va sempre peggio, si dovrebbero vergognare, vorrei vedere una delle loro madri percepire pensioni da vergogna e abitare appartamenti popolari che fanno ribrezzo, senza contare tutto il resto.